Un’intesa tra Regione e banche intende avviare nuove iniziative mirate a sostenere il credito alle imprese.
Il nuovo fondo di garanzia è rivolto a tre sezioni: investimenti,
liquidità, imprenditoria giovanile e femminile (Fare impresa, misura di
Giovanisì). Le risorse previste sono di 10,3 milioni per la sezione garanzia
per investimenti, di cui 3 milioni dedicati al sostegno delle emissioni di
minibond da parte delle Pmi toscane, 4,3 milioni per la sezione liquidità che
riguarda anche operazioni in oro e argentoe 6,3 milioni a favore di start up e
nuove imprese femminili e giovanili.
Ci sono poi finanziamenti a tasso agevolato e di ingegneria
finanziaria: il Fondo unico rotativo per prestiti (Furp), il Fondo
unico rotativo turismo e commercio. Dal primo settembre le imprese dei settori
artigianato e le cooperative potranno presentare le domande per il Furp. Per le
imprese industriali, l’apertura del fondo è condizionata ai rientri di risorse
da parte delle imprese che ne hanno usufruito in passato.
Altro strumento finanziario messo incampo sono i prestiti ponte, ovvero
fondi rotativi e bandi per aiuti per l’innovazione, start up innovative,
creazione d’impresa. In questo caso le banche si impegnano a facilitare il
rilascio, su richiesta dell’impresa, della fidejussione necessaria a chiedere
alla Regione l’erogazione in conto anticipo.
Ci sono, infine, i mutui in oro e argento per le imprese
del settore orafo. Per ottenere la garanzia regionale per operazioni in oro e
argento: prestiti d’uso e mutui in oro-argento, le imprese in cambio dovranno
aumentare l’occupazione a due anni dalla sottoscrizione del contratto.