L’introduzione in iPhone e iPad del sensore di impronte digitali Touch ID ha semplificato molto l’accesso in sicurezza al proprio smartphone o tablet (anche se chi ha un iPhone 7 potrebbe avere qualcosa da ridire). Ha anche aggiunto però un potenziale punto debole: se Touch ID non funziona bene, abbiamo un problema. Non è un problema grave perché possiamo sempre sbloccare iPhone o iPad con il nostro codice numerico, però è una seccatura.
Il sensore Touch ID è ben progettato e realizzato da Apple, in realtà bastano alcuni piccoli accorgimenti – che spieghiamo qui di seguito – perché funzioni sempre adeguatamente. A meno ovviamente di problemi hardware, che però possono essere solo risolti da un riparatore.
Le precauzioni di base
Schematicamente, il funzionamento di Touch ID si basa sullo scattare una fotografia molto precisa delle impronte digitali, in fase di configurazione, e poi raffrontarla con il dito appoggiato di volta in volta per l’identificazione dell’utente e lo sblocco del dispositivo.
Partendo da questo presupposto, se Touch ID non funziona alcuni accorgimenti davvero banali vanno comunque segnalati. Il primo fondamentale è che lo sblocco via impronta digitale sia effettivamente abilitato. L’opzione che deve essere attiva è Impostazioni > Touch ID e codice > Sblocco iPhone. Si attiva automaticamente alla prima configurazione dell’iPhone o iPad, se attiviamo Touch ID.
Secondo banale accorgimento: il sensore deve essere pulito per funzionare bene. Altrimenti accade come per qualsiasi fotografia fatta con un obiettivo sporco: non assomiglia all’originale “ritratto” e quindi, nel nostro caso, il dito non viene riconosciuto anche se è sempre “lui”.
Mai un dito solo
Non conviene impostare Touch ID configurando una sola impronta digitale, tipicamente quella del pollice o dell’indice. Usiamo la procedura di “istruzione” del sensore con tre o anche quattro dita, in modo da poter usare lo sblocco dell’iPhone o dell’iPad anche con dita meno “ovvie”, come ad esempio quelle della mano sinistra (o comunque non dominante).
Questo accorgimento ci permetterà in generale di sbloccare l’iPhone anche impugnandolo in maniere meno frequenti, ma in particolare di poter continuare a usare le impronte anche quando Touch ID non funziona nel riconoscere un particolare dito.
Per ripetere la procedura di “apprendimento” di un dito bisogna portarsi in Impostazioni > Touch ID e codice e toccare Aggiungi un’impronta. Per chiarezza, in fase di configurazione è meglio cambiare le diciture generiche (Dito 1, Dito 2 eccetera) e usarne altre più esplicative.
Se necessario, riconfigurare
Le impronte digitali sono di natura talmente immutabili da essere considerate come un elemento di identificazione molto attendibile. Ma non sono immutabili in assoluto: abrasioni, tagli, ustioni e tutti gli eventi traumatici che modificano la pelle possono alterare un’impronta digitale in modo da renderla irriconoscibile. E ovviamente, in questi casi Touch ID non funziona.
Quando pensiamo che per qualche motivo una nostra impronta digitale registrata in Touch ID è cambiata, provvediamo a cancellare quella di partenza e a riassociare la nuova impronta (non è possibile ri-addestrare Touch ID per lo stesso dito).
La temperatura conta
C’è un caso particolare del punto precedente di cui deve tenere conto chi usa iPhone e iPad in climi particolarmente freddi. La temperatura ambientale influisce sulla pelle, come sappiamo tutti per esperienza diretta, tanto che alle volte Touch ID non funziona perché non riesce a riconoscere le impronte di un dito “freddo”.
In questi casi non conviene ovviamente cancellare l’impronta rilevata del dito “normale” e sostituirla con quella del dito al freddo, dato che basta ad esempio entrare in casa per riportare la pelle delle dita allo stato normale.
Può essere utile, se in questi frangenti capita spesso che Touch ID non ci riconosca, registrare una nuova impronta con un dito “a bassa temperatura”. A Touch ID non importa quante dita registriamo se restiamo nel massimo di cinque previsto, per il sistema ogni nuova registrazione ha la stessa validità.
Problemi temporanei
Touch ID potrebbe non riconoscere un’impronta anche per ragioni transitorie che non richiedono la ri-registrazione di un dito o una seconda registrazione dello stesso per condizioni particolari ma ripetitive come il freddo.
Apple spiega infatti che “umidità, creme, sudore, oli o pelle secca potrebbero compromettere il riconoscimento dell’impronta digitale”. E inoltre le impronte potrebbero non essere riconoscibili dopo alcune attività come “fare esercizio fisico, farsi la doccia, nuotare, cucinare”. Sono tutte situazioni in cui la pelle viene temporaneamente sollecitata fisicamente o termicamente, quindi le impronte potrebbero essere leggermente diverse da quelle registrate.
In questi casi c’è poco da fare se non aspettare e, nel frattempo, sbloccare iPhone o iPad con il classico codice numerico.
Mi trovo ad utilizzare il Touch id quando possibile.
Non funziona sempre ma escludo che sia dovuto, nel mio caso, ai due motivi sopra descritti che ovviamente sono concreti. Mi capita spesso in questo periodo di forti venti e bassissima umidità ambientale, di avere i polpastrelli particolarmente “secchi” e questo “infastidisce” il Touch Id che non riconosce la mia impronta. Come risolvo? Inumidisco il polpastrello ed immediatamente tutto funziona.
Hoops, chiedo scusa per il mio commento ma non avevo letto l’ultimo vostro step che fa proprio riferimento ai problemi di tipo ambientali.
Scusate!