La copertura del segnale WiFi ha assunto con il tempo un’importanza sempre maggiore, e una delle tecnologie più utili in questo senso è sicuramente quella offerta da una rete mesh, in grado anche di supportare le crescenti necessità di networking di famiglie e Pmi, alle prese con una ripartenza incentrata sulle nuove tecnologie.
Nella rete mesh, l’unità fondamentale non è un punto di accesso o un gateway, ma un “nodo“. Un nodo contiene in genere due o tre sistemi radio separati e il firmware che consente di comunicare con i nodi vicini.
I nodi comunicano tra loro per costruire un’immagine dell’intera rete, anche se alcuni sono fuori portata degli altri.
Quindi smartphone, tablet, laptop, sistemi di gioco, appliance e altri dispositivi si connettono normalmente a questi nodi, proprio come se fossero gateway di rete standard o punti di accesso. Un sistema molto più fluido ed efficiente della tradizionale soluzione router-range extender.
Ci si potrebbe quindi chiedere come mai le reti WiFi non siano quindi tutte mesh-based. La risposta è molto semplice: il costo è sempre stato ben più elevato rispetto ad una architettura tradizionale; inoltre va considerato il fatto che la quasi totalità degli internet provider consegna ai clienti un router privo di questa tecnologia.
I vantaggi concreti delle reti mesh sono però innegabili. La qualità della rete locale migliora in modo netto, in termini di solidità della connessione e anche di prestazioni pure.
In questo contesto si inserisce la nostra prova sul campo del Tp-Link Deco M4.
Il kit da noi testato è composto da due nodi mesh, di aspetto moderno ma essenziale e di conseguenza adatti ad essere integrati in qualsiasi ambiente, anche quelli più classici.
Tp-Link ha chiaramente lavorato molto anche sul lato estetico, al fine di rendere l’impatto più neutro possibile. Questo sforzo si nota anche nella pressoché totale assenza di led di funzionamento: l’unica eccezione è il logo Tp-link presente nella parte superiore del Deco M4, e peraltro all’interno di esso.
Anche in un ambiente buio è praticamente impossibile notare la differenza fra led acceso o spento; la sua funzione di stato è quindi rivolta solo alle reali necessità d’uso. Il colore del led è infatti legato agli stati di funzionamento del device, e permette di sapere ad una rapida occhiata se tutto sta funzionando correttamente o se, viceversa, ci sono problemi e di che tipo.
Tp-link si è sempre distinta sul mercato per una politica aggressiva fatta di rapporto prezzo-prestazioni con pochi rivali. In questo caso, a mio avviso, la società cinese ha fatto un evidente passo avanti verso la qualità pura, senza per questo rinunciare alla competitività del prezzo. Il Deco M4 presenta una serie di caratteristiche che denotano cura per i dettagli, potendo ora competere senza problemi con altri brand affermati. La semplicità d’uso è disarmante a partire dalla configurazione automatica, senza dubbio alla portata di chiunque, anche per chi fosse del tutto digiuno di nozioni informatiche.
Collegando un Deco M4 (ricordate, nelle reti mesh sono tutti nodi: non esiste una unità principale) al router o alla rete Lan e installando la app Tp-link Deco in meno di 5 minuti il sistema mesh sarà perfettamente operativo.
La società ha fatto una chiara scelta di campo rendendo la configurazione basilare e immediata. Volendo fare un appunto, mancano alcuni parametri avanzati presenti in altri competitor e che potrebbero essere utili ad utenti esperti, come la separazione delle reti 2,4 e 5 ghz che possono solo essere accese o spente separatamente.
Si tratta tuttavia di un peccato veniale, peraltro volendo risolvibile in futuri aggiornamenti di firmware (nel momento in cui scriviamo è appena stato rilasciato un aggiornamento con numerosi miglioramenti).
Sul campo il Tp-link Deco M4 ha fornito quanto e forse più ci si potesse aspettare. L’ho testato in due diversi ambienti con ostacoli e difficoltà peculiari: in un caso mura spesse e due livelli abitativi, nell’altro una grande superficie su singolo piano, con l’importante ostacolo (metallico) di un ascensore.
In entrambi i casi le prestazioni sono state eccellenti; non ho mai avuto disconnessioni o necessità di reset, fluidità perfetta nella visione di più flussi in streaming 4K, e latenza e jitter al livello della rete cablata. I due scenari avevano serie difficoltà a fornire continuità di servizio usando il router fornito dall’internet provider e un range extender di fascia alta. Semplicemente spegnendo il WiFI integrato nel router e abilitando il kit Deco M4 come unica sorgente WiFi, tutti i problemi sono stati superati senza problemi. Ho anche sfruttato con successo le 2 porte Lan gigabit incorporate, integrando nella rete locale due dispositivi privi di rete senza fili (un PC desktop e una stampante).
Il Tp-link Deco M4 nella configurazione testata, con due nodi, lo si può trovare su Amazon al costo di 117 euro: veramente difficile chiedere di meglio a un prezzo così aggressivo.