Tra le mosse dei vendor ecco quelle di Ca e di Sap

A un anno di distanza che impatto hanno avuto in Italia gli annunci della casa di Islandia? E Sap potrebbe preferire un database open a quello dell’ormai concorrente Oracle

Maggio 2005, C’è fermento tra i vendor "non-Linux".
Abbiamo detto questo perché così ci risulta dalla comunicazione
istituzionale di Ca, Hp, Ibm, per fare solo alcuni nomi. Ma, spesso, tra il
dire e il fare c’è di mezzo un oceano. I vendor spendono parole di elogio
per l’open source, regalano codici alla comunità degli sviluppatori,
inseriscono Linux in determinate soluzioni per abbatterne il costo, fanno cultura
sul canale. Ma risultati concreti, se consideriamo l’Italia, ce ne sono pochi.
Circa un anno fa Ca aveva annunciato il prossimo rilascio di una versione open
del suo database Ingres. Questa iniziativa, oltre all’annuncio di partnership
tecnologiche con JBoss e Zope poteva far immaginare che ci fosse una strategia
dietro; che da lì a poco sarebbero partite iniziative interessanti per
i partner, soprattutto di sviluppo. Il tutto, poi, confermato dall’assunzione
da parte di Ca, come responsabile della divisione Unicenter, dell’ex Cto di
Novell, Alan Nugent e, ancora, dall’annuncio di un bundle composto dalla distribuzione
Linux di Novell e da alcuni applicativi della casa di Islandia. «La
risposta italiana alle iniziative internazionali non è stata immediata

– afferma Massimo Cipriani, consulting manager technical services
di Ca Italia -, ma è normale che l’Europa arrivi un po’ in ritardo
rispetto agli Stati Uniti. D’altronde nel nostro Paese non c’è stata
nessuna iniziativa specifica di Ca in ambito Linux rivolta a partner e clienti.
Io stesso ho incontrato un solo sviluppatore, nostro partner, che mi ha chiesto
informazioni in merito al progetto di sviluppo intorno a Ingres»
.

Risultati a parte, Ca, e il suo canale, (teoricamente) ci crede e la sua idea
sarebbe di porsi come partner di integrazione a tutte quelle aziende la cui
infrastruttura It è consolidata e non è basata su Linux. L’indipendenza
dalla piattaforma dei suoi applicativi, consentirebbe ai partner Ca di proporsi
come consulenti nel difficile passaggio a un ambiente eterogeneo. Ancora, Sap.
L’acquisizione di PeopleSoft da parte di Oracle non fa dormire sonni tranquilli
al vendor tedesco. A una soluzione Erp si accosta generalmente un database e,
se il vendor non lo fa perde un’opportunità visto che il binomio è
d’obbligo. Si calcola che circa due terzi dei clienti Sap abbia un database
Oracle. La nuova veste di concorrente diretto ha fatto suonare un campanello
d’allarme a Sap che sta iniziando a guardarsi intorno. Intanto potrebbe rafforzare
i rapporti con Ibm, che dovrebbe lanciare una nuova versione del suo Db2 ottimizzata
per gli applicativi Sap. E poi, Sap lavora con Ca affinché Ingres sia
anche esso ottimizzato per Sap e, infine, il vendor tedesco ha già uno
stretto rapporto con il re dei database open source, MySql, che nel 2003 aveva
acquisito una versione open del database di Sab rinominandola MaxDb.

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