Tante tecnologie per il mobile dell’azienda che sviluppa anche un Linux per i suoi chip
Microprocessore a 32 bit, compatibile Intel x86, con cache di primo livello
da 96 kb. Tutti i Crusoe sono sviluppati con un approccio innovativo e destinati
al mercato delle Mobile Internet Computing Appliances, ma anche a subnotebook ed
affini, con potenza interessante e consumi ridottissimi. Le prestazioni
permetterebbero loro di dar vita anche a desktop, ma l’azienda ha deciso di non
entrare in quel mercato. L’approccio filosofico prevede la completa separazione
tra l’hardware di esecuzione e quello d’interpretazione del software.
Le tecnologie di base dei Crusoe sono tre: Vliw, codemorphing e LongRun.
Grazie a queste tecnologie Transmeta ha potuto ottimizzare i suoi chip su
specifiche combinazioni hardware e software. Benché sia compatibile con
qualsiasi sistema operativo per chip x86, il Tm3200 è pensato per client mobili
molto leggeri che eseguono codice Linux. Per meglio seguire questo mercato
specialmente in estremo Oriente l’azienda ha sviluppato internamente Midori, una
distribuzione di Linux per appliances che supporti le citate caratteristiche
tecniche.