Tre notebook con Centrino sul banco di prova

Dal portatile multimediale a quello per chi lavora in ufficio, passando per un modello di rappresentanza da 1,2 Kg.

Settembre 2007 Tre modelli differenti tra loro che vanno ad indirizzarsi
verso pubblici diversi, a qualche mese dall’introduzione della nuova piattaforma
Centrino, conosciuta con il nome in codice Santa Rosa, proviamo a fare il punto
della situazione testando portatili di fascia medio alta. L’Asus F3S è
un portatile ben carrozzato che è adatto a un utilizzo multimediale, il
Lenovo fa della solidità costruttiva e delle utility Thinkvantage un punto
a favore per l’utente business che voglia avere una soluzione portatile
ma senza rinunce in fatto di trasportabilità e infine il piccolo gioiello
di Sony TZ11XN è un subnotebook dal peso superiore al chilogrammo che a
partire dal prezzo è destinato a una nicchia di persone che cercano un
prodotto di rappresentanza. A parte il modello di Sony, basato per ovvie ragioni
su una piattaforma a basso consumo (con processore ULV, Ultra Low Voltage di Intel),
gli altri due sono basati sulla piattaforma Centrino di Intel con l’aggiunta
della grafica dedicata.
Riassumiamo quali due vantaggi della nuova piattaforma.

Il processore con velocità di FSB più alta
La CPU di Centrino, Core 2 Duo, resta basata sulla stessa microarchitettura,
Merom, che si trova oggi in commercio con qualche miglioramento: la velocità
del Front Side Bus, la connessione tra processore e chip­set, è stato
innalzato da 667 a 800 MHz e potrà essere regolato a seconda del carico
di lavoro, impattando così positivamente sulla durata della batteria,
grazie al nuovo stadio Super LFM (Super Low Frequency Mode). Migliora anche
la gestione del consumo dei core in base al lavoro richiesto, con la tecnologia
IDA, Intel dynamic Acelerator, si ha un aumento della frequenza di un singolo
core, e non di tutto il processore, in applicazioni che fanno uso di thread
singoli.

Il wireless in attesa dei nuovi standard
Novità anche sul modulo per il collegamento in rete senza fili: nome
in codice Kedron, aggiunge agli standard 802.11b e g (da 11 e 54 Mbps) anche
le specifiche, non ancora standardizzate dell’802.11n, che permettono
di raggiungere i 54 Mbps e grazie alla tecnologia MIMO (Multiple Input Multiple
Output) si avrà la possibilità di dotare i notebook di tre unità
riceventi e due ricevitori per migliorare sia le prestazioni sia la qualità
di ricezione del segnale, uno dei problemi legati agli standard precedenti.

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