C’è grande fermento attorno alla tecnologia Dvbh che permette la visione della tv sul cellulare
Di sicuro, almeno stando a molte indagini, per ora c’è soprattutto il fatto
che la tv sul telefonino agli italiani e non solo sembra piacere parecchio. Di
questo è convinto Paolo Gessaga di Nokia che, intervenuto a Molbilcom 2005
l’incontro annuale sulle comunicazioni mobili, ha spiegato la “visione” del colosso finlandese in
tema di Mobile Tv.
“I cellulari legati alla voce si stanno evolvendo – ha spiegato Gessaga – e si sono trasformati in computer multimediali. Un nuovo media sta emergendo”.
Il nuovo media utilizza la tecnologia Dvbh che Nokia giudica flessibile, scalabile e più efficiente a livello di costi rispetto ad altre soluzioni. Un giudizio condiviso da CaRlo alberto carnevale Maffé, docente della Bocconi, il quale su Mf ha scritto: “L’Umts è adeguato per
trasmissioni punto a punto altamente interattive , ma va rapidamente in crisi quando si tratta di distribuire video in un evento in contemporanea a molti utenti in modalità broadcasting, oltre a provocare un elevato consumo di batterie da parte del terminale”. Il Dvbh invece è molto efficiente
per il broadcasting uno a molti. Non a caso, incalza, gessaga, è la
tecnologia che ha ricevuto il commitment più esteso dalla industry.
Dietro a nuovi cellulari c’è ovviamente un
business colossale
che per l’industria dei media significa la possibilità di aggiungere fonti di revenue così come i broadcast. I consumatori invece avranno la possibilità di seguire da qualsiasi luogo gli eventi e con il Video on demand di guardarli quando piace a loro.
La passione per la Tv mobile non è solo
italiana. In Uk, germania, Svizzera Sudafrica e altri Paesi sono
partiti i primi esperimenti, mentre in Finlandia 500 volontari hanno deciso di
partecipare a un test per il quale pagano però il servizio. I prezzi vanno dai
4,9 euro mensili per il Basic Package (che prevede la
visione di alcuni canali nazionali oltre a qualche radio) ai 3,9 euro mensili
del Premium package (con visione di Cnn, Bbc World,
Eurosport, Euronews e altri canali) fino a 2 euro per il weekend che permette di
accedere a contenuti in pay per view.
Per vedere i film sul cellulare
bisognerà però cambiare terminale. E qui stanno i problemi. Perché da una parte
si parla di terminali da 6-700 euro e dall’altra probabilmente molti arrier
faranno ricorso all’offerta di terminali scontatissimi ma con il blocco della
Sim. La strategia di 3, insomma, che richiederà ulteriori investimenti per fare
decollare il mercato. La telefonia ha davanti a sé una nuova stagione di
innovazione – spiega Maffé – ma dovrà dire addio ai sontuosi margini
del passato.