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Uber punta su Oracle Cloud per sostenere la crescita e innovare con AI

Uber si affida a Oracle Cloud Infrastructure (OCI) per supportare la sua rapida crescita, con oltre un milione viaggi effettuati ogni ora.

L’azienda ha modernizzato il suo livello applicativo e la sua infrastruttura AI e ha migrato gran parte dei suoi big data operativi e del suo stack di streaming (NdR l’insieme di strumenti e processi utilizzati per ricavare informazioni dai dati) su OCI, per favorire una crescita redditizia, offrire nuovi prodotti al mercato e accelerare l’innovazione.

Per la transizione della propria infrastruttura di base al cloud Uber aveva scelto Oracle nel 2023 e da allora ha iniziato a migrare su OCI migliaia di microservizi, diverse piattaforme di storage dei dati e decine di modelli di intelligenza artificiale.

Kamran Zargahi, Senior Director, Tech Strategy e Cloud Engineering, Uber
Kamran Zargahi, Senior Director, Tech Strategy e Cloud Engineering, Uber

“Per continuare a crescere ed entrare in nuovi mercati abbiamo bisogno della flessibilità necessaria ad avvalerci di una vasta gamma di servizi cloud, allo scopo di garantire al cliente la migliore esperienza possibile”, ha dichiarato Kamran Zargahi, Senior Director, Tech Strategy e Cloud Engineering, Uber. “La collaborazione con Oracle ci ha permesso di innovare più rapidamente e al contempo gestire i costi dell’infrastruttura. Con OCI, i nostri prodotti e servizi possono essere eseguiti su un’infrastruttura all’avanguardia, progettata per supportare ambienti multicloud e scalabile per sostenere la crescita”.

Uber ha ottenuto scalabilità, automazione ed efficienza impressionanti eseguendo la migrazione delle sue richieste di trip-serving delle applicazioni a OCI Compute con AMD e convertendo una notevole parte dei suoi carichi di lavoro IT stateless per l’esecuzione su OCI Compute con Ampere Arm.

Inoltre, per migliorare ulteriormente le prestazioni dei workload basati sull’intelligenza artificiale e ottimizzare costi, produzione finale e latenza dei servizi basati su AI, Uber utilizza l’infrastruttura “OCI AI” per potenziare le attività di inferenza di decine di modelli di intelligenza artificiale. Infine, Uber ha migrato una parte del suo ambiente big data HDFS (Hadoop Distributed File System), uno dei più grandi del settore, e ha riconfigurato il suo livello di storage in OCI Object Storage. Di conseguenza, Uber ha ora la flessibilità di far scalare lo storage a una capacità quasi illimitata, con una durabilità estremamente elevata.

Karan Batta, Senior Vice President di Oracle Cloud Infrastructure
Karan Batta, Senior Vice President di Oracle Cloud Infrastructure

“Uber è un perfetto primo esempio di organizzazione lungimirante che adotta partnership multicloud per fornire servizi di valore ai propri clienti”, ha dichiarato Karan Batta, Senior Vice President, Oracle Cloud Infrastructure. “Siamo entustiasti del fatto che la nostra partnership cloud con Uber si stia evolvendo, man mano che l’azienda procede nella sua rapida crescita”.

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