Dopo gli interventi di Torvalds, Widenius e Lerdorf, la Polonia ritira il suo appoggio. E la disputa si riaccende.
Evidentemente gli interventi della scorsa settimana da parte di Linux
Torvalds, Michael Widenius (creatore di MySql) e Rasmus Lerdorf (Php) qualche
effetto l’hanno avuto.
La scorsa settimana, tutti e tre, insieme a un gruppo
nutrito di sviluppatori di fama internazionale, si erano scagliati pesantemente
contro i lavori della Commissione Europea in materia di
brevetti, chiedendo esplicitamente uno stop alla delibera sui brevetti software,
considerata testualmente “pericolosa e illegittima”.
E uno stop, almeno
temporaneo, è arrivato.
Anche perchè la Polonia ha fatto mancare il suo voto
favorevole e con esso la maggioranza.
Il dibattito sulla questione dei
brevetti è quantomai acceso, con forti sostenitori da entrambe le parti.
A
favore la Eicta, European Information and Communication Technology Association,e
Business Software Alliance, secondo le quali la direttiva potrebbe creare un
importante fondamento legislativo per i brevetti sul software all’interno
dell’Unione Europea, con conseguenti positive ricadute per le aziende europee,
che vedrebbero tutelati gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Contraria
invece Ffii, Foundation for a Free Information Infrastructure, secondo la
quale la direttiva porrebbe limiti e minacce all’innovazione.
La
disputa tra sostenitori e oppositori si è fatta più accesa negli ultimi
mesi, soprattutto da quando gli oppositori hanno cominciato a sostenere che in
realtà la legislazione sia fortemente voluta da Microsoft, che si muoverebbe
come “eminenza grigia”, insieme ad altre importanti società produttrici di
software, dietro Bsa.