Il gigante mondiale dei microprocessori ha chiuso il terzo trimestre con profitti al di sotto delle aspettative e un fatturato sostanzialmente piatto. Il Ceo della società, Craig Barrett, rimane comunque ottimista e fa notare la crescita del market share e il ritmo costante di innovazione.
Di questi tempi, è difficile poter dichiarare deludente un trimestre fiscale chiuso con 768 milioni di dollari di utile, perdipiù in ascesa del 17% rispetto allo stesso periodo (il terzo) di un anno fa. Eppure è questo il giudizio che gli analisti hanno espresso su Intel che, pur essendo stata capace di mantenere alto il proprio attivo, non ha raggiunto la stima di 0,13 dollari per azione che le era stata attribuita e si è fermata a 0,11 dollari, con una crescita del 10% (il calo di Wall Street ha avuto i suoi effetti) rispetto a dodici mesi orsono. I dati escludono, peraltro, costi legati ad acquisizioni per 108 milioni di dollari. Il fatturato della società è stato di 6,5 miliardi di dollari, in leggera flessione (50 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2001.
Stando ai dati, Intel ha venduto più microprocessori rispetto al trimestre precedente, ma nel frattempo il prezzo medio si è abbassato, per cui il margine lordo della società ha raggiunto solo il 49%, cioè il punto minimo delle stime, anche a causa di risparmi di produzione non raggiunti e una capacità in eccesso più alta del preventivato. Nel complesso, le vendite di chipset, memorie flash e prodotti Ethernet sono stato più alte del recente passato, mentre per le schede madri l’andamento è stato piatto. Per il quarto trimestre, la società si attende introiti compresi fra i 6,5 e i 6,9 miliardi di dollari, anche se le previsioni, in questo clima di incertezza, sono sempre da prendere con le molle.
Il Ceo di Intel, Craig Barrett, ha innanzitutto ammesso che la situazione generale del settore Ict è in una delle fasi più critiche della propria storia, ma ha anche rimarcato che l’azienda non ha rallentato il proprio ritmo di innovazione e ha introdotto 18 nuovi processori nell’ultimo trimestre. “La nostra quota di mercato nei microprocessori ha raggiunto il livello più alto degli ultimi quattro anni”, ha aggiunto il manager.