La politica d’azione della famosa enciclopedia on line sembra essere slittata verso un controllo dei contenuti “caldi”. A causa del vandalismo
Leggera virata per Wikipedia verso un ridimensionamento
delle libertà degli utenti nell’inserimento di contenuti. Ecco allora che la
terza enciclopedia on line più famosa nel mondo, che secondo Nielsen NetRatings
batte anche i siti di CNN e Yahoo News, si difende mostrando le proprie ragioni
del passaggio dall’”open editing” al “non più tanto
open editing”: i crescenti fenomeni di vandalismo attorno a temi
controversi e di grande attualità. Secondo Jimmy Wales,
fondatore di Wikipedia, questa situazione ha portato
naturalmente all’applicazione di controlli.
E le polemiche fioriscono. Il New York Times, ad esempio, stenta a definire
Wikipedia un esperimento di libera creatività collettiva; è in realtà una
community on line che si è costruita una burocrazia che è andata
progressivamente a complicarsi. Sempre il New York Times riporta che, al
momento, 82 articoli risultano esclusi da qualsiasi
tipo di editing (come gli articoli su Albert Einstein, o sui diritti
umani in Cina) per vandalismo diffuso o litigi su quanto detto; mentre altri
179 risultano semi-protetti (ad esempio,
quelli relativi a George Bush, Adolf Hitler, Tony Blair e Iraq). Terminate le
fasi turbolente, queste pagine semi-protette vengono spesso ripristinate.
Secondo Wales applicare protezioni non limita eccessivamente le libertà, e
sottolinea che la maggioranza degli articoli è aperta all’editing. La
protezione è spesso temporanea, e riguarda una piccola parte del milione di
articoli on line; sarebbe uno strumento per il controllo della qualità.
Wikipedia è una community volontaria, finanziata da donazioni
all’organizzazione nonprofit Wikimedia Foundation, e chiunque possieda un
accesso Internet potrebbe, in teoria, inserire nuovo materiale; in realtà, molto
del lavoro fatto è frutto di un gruppo costituito da un migliaio di volontari.
Gli amministratori, sempre volontari, hanno autorità
editoriale, possono eliminare articoli inopportuni e proteggere quelli soggetti
a vandalismo.
Il sito ha dichiarato dal principio la sua missione: offrire libera
conoscenza a tutti.; allo stesso tempo, ha istituito un set di regole e
politiche d’azione che continua a promuovere. Ci si chiede se questa linea di
azione sia dovuto all’incapacità di Wikipedia di combattere il vandalismo, o se
sia invece una strategia per aggiudicarsi il pieno controllo sui
contenuti.