Un esempio di report sociale: Computer Associates

La casa di Islandia realizza un social report dettagliato sulle attività etiche. Lo abbiamo letto, stralciandone i punti chiave.

In che modo le aziende che producono tecnologia si aprono alla comunità, cogliendone le problematiche e rispondendo concretamente ai suoi bisogni? E, prima ancora, quali sono le principali realtà con cui viene instaurato un dialogo socialmente responsabile?


Computer Associates ha scelto un ampio ventaglio di interlocutori. Nella sua idea di stakeholder rientra, infatti, accanto agli azionisti, ai clienti e alle risorse umane, legati direttamente alle attività produttive dell’azienda, anche una "comunità" esterna dall’aspetto multiforme, che comprende enti che operano nella realtà locale e organizzazioni mondiali.


Per gli azionisti di Ca, il report sociale relativo all’anno fiscale 2004 segnala, per esempio, l’istituzione di un fondo che possa risarcire le eventuali perdite legate all’andamento del titolo della casa di Islandia.


Ai clienti, il cui grado di soddisfazione è monitorato da un’indagine annuale, la società offre corsi di formazione per meglio conoscere le funzionalità dei prodotti e organizza network che consentano di condividere esperienze e scambiarsi informazioni.


Il report definisce la promozione delle pari opportunità un concetto importante nella gestione delle risorse umane, che si concretizza, per esempio, nella concessione facilitata di part-time a chi necessita di conciliare lavoro e famiglia e nella promozione delle assunzioni di personale femminile. Diversi sono, inoltre, i benefit concessi ai dipendenti, di natura sia assistenziale che economica, come il rimborso spese a chi adotta un bambino e la stipula di polizze sanitarie che coprano le spese mediche dei famigliari.


Alle comunità locali che ospitano una sede di Ca, presente in oltre 160 paesi, la società dichiara nel report di voler "restituire il valore ricevuto".


La priorità viene data al trasferimento di conoscenze tecnologiche, erogando contributi alle organizzazioni no profit che si occupano della formazione di bambini e adolescenti con diverso background etnico o di minori con handicap.


Alle associazioni partner Ca richiede determinati requisiti, come un seguito consistente all’interno della comunità, l’attuazione di programmi educativi in orari scolastici o durante il doposcuola e il coinvolgimento dei dipendenti Ca.


Le metodologie di intervento vengono definite a livello internazionale e per la maggior parte trovano la prima applicazione negli Stati Uniti, dove risiede la casa madre di Ca. Da qui è partita una collaborazione con Junior Achievement, organizzazione che promuove l’incontro fra gli studenti e il mondo del lavoro, in cui quest’anno è stata coinvolta anche la sede italiana.


L’impegno di Ca esce dal contesto della trasmissione di competenze tecnologiche per abbracciare tematiche di forte rilevanza sociale, prime fra tutte la tutela dell’infanzia.


Nel 2004 la filiale italiana ha devoluto 4.800 euro a favore di organizzazioni come L’Albero della Vita (per la difesa dei diritti dei bambini), Calabash Trust (per il miglioramento delle condizioni di vita in Sudafrica) e Aiutare i Bambini (per la prevenzione dell’abbandono scolastico). È stata attivata, inoltre, la pluriennale collaborazione con Unicef nella costruzione di scuole in Eritrea e con Ciai, a favore dell’adozione a distanza. Inoltre, ogni anno Ca raccoglie fondi per associazioni al di fuori dei programmi e delle partnership principali. Nel 2004 ha operato a favore della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Milano, del Banco Alimentare (che raccoglie le eccedenze per ridistribuirle ad enti di aiuto) e di diverse cooperative sociali.

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