Il Business Internet Consortium ha pubblicato un “modello concettuale” in Xml rivolto all’impiego di questo linguaggio nelle applicazioni di e-business.
Il Business Internet Consortium (Bic) ha pubblicato un “modello concettuale” in Xml rivolto all’impiego di questo linguaggio nelle applicazioni di e-business. Il modello definisce i protocolli che a loro volta consistono in una somma di diversi approcci già adottati nei segmenti di mercato rappresentati dai vari membri dell’associazione, tra cui compaiono i nomi di fornitori tecnologici come Compaq, Ibm, Intel e Microsoft ma anche grandi utenti come Reuters o Gillette. Secondo il presidente di Bic, Terry Spires (responsabile marketing presso Intel), oggi esisterebbero più di 250 versioni di Xml, ciascuna caratterizzata da sottili differenze a livello di trattamento dei dati all’interno di una applicazione. L’importanza di un maggiore accordo in tal senso è notevole perché hanno un immediato impatto sul funzionamento delle applicazioni e sul lavoro quotidiano dei loro utilizzatori. Le differenze possono causare problemi nelle aziende che consumano e producono flussi Xml da e verso l’esterno.