Calano le vendite negli Stati Uniti, mentre Europa Occidentale e Asia Pacifico continuano a crescere. Più vivace il segmento entry level.
28 aprile 2004 Secondo i dati rilasciati da Idc, il
primo trimestre dell’anno è stato più difficile del previsto per il
mercato dei palmari, tanto da far registrare, dopo due trimestri
consecutivi di crescita, coincisi per altro con il periodo natalizio, un calo
piuttosto sostenuto.
Nell’analisi di Idc, che prende in
considerazione i soli device handheld, si parla di uno
scivolone dell’11,7% a 2,2 milioni di unità, calo che
addirittura si attesta al 33,1% se comparato con il quarto trimestre dello
scorso anno.
Non sono solo le cifre assolute che impensieriscono Idc, quando
la tendenza generalizzata che vede gli utenti indirizzare i loro acquisti verso
la fascia più bassa del mercato.
Tanto che, a ben guardare,
la stessa PalmOne che ha celebrato i 3 milioni di Zire consegnati in 18 mesi,
non ha poi aumentato i propri volumi di vendita complessivi. In questo caso,
però, ha anche pesato lo shortage nei Treo 600.
Poco ottimismo mostra Idc
circa la propensione all’acquisto sul mercato americano, mentre i segnali di
crescita vengono ancora dall’Europa Occidentale e dai Paesi
dell’Asia-Pacifico.
Per quanto riguarda la classifica dei produttori, il
primo posto spetta ancora a PalmOne, con 810.183 unità e una
share che passa dal 39,4 al 36,1%. Segue Hp, con 577.615 e una
share del 25,7%, a sua volta seguita da Sony con il 9,3
percent, Dell con il 7% e Toshiba con il 2,2.