L’analisi delle richieste apparse sui maggiori quotidiani e sul nostro settimanale, nei primi tre mesi del 2001, evidenzia la “fame” di professionisti specializzati nelle aziende. L’analista programmatore si conferma la figura più ricercata. In forte crescita anche gli esperti Internet.
Come era prevedibile, anche nel primo trimestre di questo nuovo anno, le inserzioni relative al personale informatico hanno continuato la loro crescita, toccando i livelli più alti degli ultimi anni.
Forse l’andamento azionario dei titoli tecnologici continuerà a bruciare le fortune accumulate dagli speculatori e a far tremare le Borse di mezzo mondo; forse i bilanci delle società legate alla new technology continueranno a indicare un profondo rosso; forse le previsioni sull’andamento delle economie dei paesi più industrializzati continueranno a essere ritoccate verso il basso, ma, almeno per il momento, sembra che nulla possa fermare, o anche solo influenzare, la “fame” che il mercato ha di personale informatico. Certo, non si può pensare che i livelli occupazionali relativi al nostro settore continuino ad andare nella direzione opposta rispetto ai più importanti indicatori economici: se si paventa una recessione o, come da più parti si sostiene, si va verso un periodo di stagnazione, prima o poi anche le richieste di personale dovranno essere necessariamente ridimensionate sui livelli di sviluppo imposti dal mercato. Il difficile, però, è prevedere quando questa inversione di tendenza potrà avvenire. Già oggi, comunque, lo scenario internazionale comincia a farci arrivare alcuni “avvertimenti”, sui quali è bene riflettere senza panico, ma con la dovuta attenzione e con occhio di riguardo verso gli aspetti occupazionali: Oltre Oceano, ad esempio, diverse società operanti nel settore informatico hanno annunciato risultati economici non proprio esaltanti; altre hanno già pianificato ridimensionamenti di organico e ristrutturazioni di un certo peso; altre, infine, vedono in accordi e joint venture l’unica via d’uscita per sopravvivere, o per trovare risorse economiche, tali da poter superare questo momento difficile; la situazione del Giapponese tocca pesantemente anche la new technology, influenzando per conseguenza anche tutto l’Estremo Oriente. Per il momento, qui da noi, non ci sono stati contraccolpi di una certa entità, ma la globalizzazione incombe e non potremo restarne fuori per molto: pertanto continuiamo a goderci, finché “resiste”, questo momento magico, ben sapendo che prima o poi finirà e dovremo fare i conti con una recessione, sulla cui portata non si possono ancora fare delle previsioni. L’analisi dei risultati, relativi alle singole figure professiona-li, non dà adito a sorprese o commenti particolari: quasi tutte le posizioni hanno guadagnato, sia in termini percentuali che assoluti, rispetto alla media dello scorso anno, con punte a volte eccezionali, come ad esempio nel caso dei responsabili dei sistemi informativi, che hanno registrato un boom incredibile con un balzo di oltre il 60% rispetto all’intero 2000. Apparentemente non sembra ci siano motivi specifici, tali da giustificare questa impennata: non è che d’un tratto le aziende si siano trovate senza responsabili, o abbiano deciso di crearsi una struttura Edp. È molto più probabile che, per alcune ricerche, si sia preferito riutilizzare le inserzioni, anziché transitare per altri canali: si tratta di normali fluttuazioni, legate a particolari momenti del mercato o a difficoltà contingenti nel reperire le risorse.
L’influenza dell’euro
Innegabile è, invece, l’incremento per i sistemisti e i capi progetto. Al di là dei numeri, infatti, queste due figure professionali continuano a essere fra le più richieste.
Ottimi anche i risultati delle due figure portanti del mercato del lavoro informatico: programmatori e analisti/programmatori, infatti, continuano a “tirare” e con oltre il 35% delle richieste rappresentano davvero una “forza” trainante, che fa confluire verso l’informatica una consistente massa di risorse umane, soprattutto giovani, creando poi quel turnover, che funge da volano per molte altre posizioni.
Alcuni però ritengono che i risultati estremamente brillanti, conseguiti da queste figure professionali, siano, in realtà, influenzati dalla oramai imminente introduzione dell’euro, che determina un abnorme volume di interventi correttivi sui sistemi informativi in essere, soprattutto a livello di programmazione. Staremo a vedere il trend dei prossimi mesi.
Solito andamento altalenante per gli esperti e gli specialisti. Se il boom delle reti e delle applicazioni su Internet ha trovato un pronto riscontro nei risultati conseguiti dalle relative posizioni, gli esperti di software di base e gli specialisti hardware/software hanno segnato un po’ il passo, non tanto in senso assoluto, ma in rapporto all’andamento degli altri colleghi e dell’intero mercato. Tornando per un momento a Internet, ci sembra interessante precisare che le inserzioni riguardano un po’ tutto questo “mondo”: dalla realizzazione alla gestione di siti, dalla programmazione con i tipici linguaggi all’implementazione di e-commerce, fino all’integrazione, via intranet, di database sia aziendali che a livello di data warehouse. È un ulteriore elemento positivo, a conferma del fatto che Internet non sta creando solo nuovo lavoro, ma anche nuove posizioni. In forte ripresa anche l’area commerciale, sia per gli agenti che per i funzionari. Più forza vendita significa, ovviamente, più voglia di aggredire il mercato ed espandersi: segni inequivocabili di una dinamicità, che continua a caratterizzare il nostro settore. E concludiamo la nostra analisi delle singole posizioni con i tecnici di manutenzione, il cui andamento è perfettamente in linea con i risultati dell’intero mercato.
Dunque l’anno è cominciato bene, anzi molto bene, anche se dall’Atlantico comincia ad avvicinarsi qualche nuvolone, speriamo foriero soltanto di pioggia e non di bufere.