Con la piattaforma EPoK, la società propone alle realtà medio-grandi la possibilità di sfruttare in affitto le funzionalità tipiche di content management nell’ottica dell’enterprise portal. La profilazione degli utenti è alla base dell’architettura.
Kyneste, lApplication service provider nato nel 2000 dalliniziativa di Banca di Roma, ha recentemente arricchito la propria offerta con un nuovo servizio.
Lambito, questa volta, è quello degli enterprise portal e liniziativa va a inserirsi nello strato di applicazioni che loperatore racchiude sotto la denominazione eEnterprise. Sotto questo layer applicativo, nello schema di offerta Kyneste, stanno le applicazioni di messaging e groupware, mentre sopra di esse si posizionano funzionalità di e-business come le-commerce, le-procurement e il Crm. Alla base, ovviamente, risiedono gli asset infrastrutturali, cioè la piattaforma abilitante, i servizi di security e tutto ciò che serve per poter erogare applicazioni in Asp.
"Già nel momento in cui sono nate le prime iniziative Asp – ci ha spiegato Andrea Poggio, product planning & marketing director di Kyneste – avevamo completato lofferta di servizi infrastrutturali, ponendoci lobiettivo di presentare nuove attività con una certa costanza, ogni due mesi circa. Ora è la volta di un enterprise portal, battezzato EPoK, che significa Enterprise Portal Kyneste. È una soluzione che nella nostra offerta si colloca in posizione centrale".
La centralità di EPoK è legata al ruolo di aggregatore delle informazioni aziendali che la piattaforma assume. Si tratta, in sostanza, di un sistema di content management che estende il proprio ruolo alle funzionalità di enterprise portal. A una parte di contenuti composti da news di varia natura, si affiancano, infatti, la gestione documentale e la possibilità di integrare fonti interne. Un sistema di profilazione accurato gestisce tutti i meccanismi di accesso, consentendo, per esempio, a un utente di amministrazione di inserirsi nel sistema informativo aziendale o di accedere alle funzioni di corporate banking.
"Ovviamente – ha precisato Poggio – più lintegrazione si spinge su oggetti poco standardizzati, più si perde il vantaggio economico della modalità Asp. È limpresa che sceglie quanto aprire verso lesterno i propri sistemi informativi".
Linterfaccia dellapplicazione è personalizzabile con il logo e i colori dellazienda. Ma non solo: si possono, infatti, modificare a seconda delle esigenze le aree dei contenuti. "In fase di setup – ha spiegato il manager – la società comunica come vuole personalizzare il sistema e i livelli di profilazione, allo scopo di realizzare unarea pubblica generale più altre per ogni singolo servizio. Nellambito di ciascuna area è possibile avere zone protette. In funzione di ogni profilo, linterfaccia presenta i link relativi alle aree di interesse".
Linterfaccia della home page presenta, in posizione centrale, le notizie di carattere generale più importanti per lazienda, con la possibilità di accedere allarchivio, ed è offerto anche un box in cui possono essere segnalate le novità più importanti, come un nuovo ordine di servizio. Sono offerte, poi, una rubrica aziendale che consente di reperire informazioni sul personale, un motore di ricerca e i link, generali o personali, per puntare a siti esterni e ai sistemi interni aziendali.
A corredo delle informazioni "istituzionali" è fornita unarea dedicata alla presentazione dei servizi e dei prodotti dellazienda, con listini annessi.
Per quanto riguarda le informazioni relative alle risorse umane "data la quantità di differenti contratti nazionali di lavoro che caratterizza il nostro Paese – ha aggiunto Poggio – riteniamo che non sia utile standardizzare in prima battuta. A maggior ragione perché ci rivolgiamo principalmente ad aziende medio-grandi che necessitano di personalizzazione secondo un workflow che rispetti i processi interni".
Dal punto di vista tecnologico, larchitettura a tre livelli di EPoK è caratterizzata da scalabilità e affidabilità, in quanto tutti gli elementi sono ridondati. I sistemi sono Sun, il database è Oracle, lapplication server è Apache e il monitoraggio delle strutture è affidato a Tivoli, mentre lapplicazione specifica, in Java, è stata sviluppata da Kyneste. "Grazie alla completa ridondanza – ha sottolineato Poggio – gli interventi di manutenzione possono essere eseguiti senza interrompere il funzionamento del sistema. Contrattualmente garantiamo il 99% di disponibilità del servizio". Sul fronte della sicurezza agiscono, inoltre, il backup giornaliero, i sistemi antivirus e laccesso Ssl. Allinterno del target composto da aziende medio-grandi, Kineste intende rivolgersi, in particolare, a realtà con forte presenza di operatori mobili, ad aziende multisede che hanno necessità di condividere le informazioni e, ovviamente, a tutti i settori dove linformazione è materia prima, come il terziario avanzato, gli editori, le aziende che si occupano di formazione (e in questo caso la piattaforma assume più la veste di content management) e il mondo finance.
"Prima di partire con lo sviluppo di EPoK – ha concluso Poggio – abbiamo effettuato unattenta analisi del mercato. Le indagini hanno messo in evidenza che cè un grande spazio per le applicazioni di content management in modalità Asp. Le soluzioni enterprise oggi disponibili comportano investimenti non trascurabili, sia per il costo delle licenze sia per la personalizzazione. Inoltre, dovendo classificare le caratteristiche più gradite in un prodotto di questo tipo, la maggior parte delle aziende ha individuato nella profilazione degli utenti la caratteristica di maggior interesse. Parallelamente, però, si trattava dellelemento per il quale si verificava il maggior livello di insoddisfazione. Noi abbiamo posto come argomento caratterizzante del sistema proprio la creazione dei profili e la gestione delle aree. Tutti elementi tipici dei sistemi di content management più blasonati, ma offerti qui con un vantaggio in termini di pricing".