La Città Metropolitana di Milano si appresta a diventare una delle aree più cablate e interconnesse d’Europa con il completamento dell’anello di rete in fibra ottica che scorrerà nelle reti fognarie, per un totale di 2.210 km di dorsale telematica. L’anello è in fase di realizzazione e sarà probabilmente terminato entro fine anno. La dorsale collegherà gli uffici publici di nove comuni (Bollate, Paderno Dugnano, Cusano Milanino, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cernusco sul Naviglio, Carugate, Pessano con Bornago) e le dieci sedi sedi del Gruppo Cap che sta effettuando i lavori. L’infrastruttura garantirà una connessione a una velocità fino a 50 Gb/sec, in linea con gli obiettivi fissati dall’Agenda digitale italiana, e consentirà l’avvio di servizi ultra broadband.
Partito nel 2006 il progetto si era arenato per mancanza di fondi e ha ripreso vita con l’accordo con il Gruppo Cap che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città Metropolitana di Milano e in diversi altri comuni delle province di Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como.
I termini dell’intesa
Con un investimento di due milioni e mezzo di euro, il Gruppo si occupa alla posa e cura dell’ultimo tratto di fibra ottica inserendola direttamente nei collettori fognari. In cambio potrà utilizzare in esclusiva per cinquant’anni il 20% dei cavi spenti e la possibilità di connettersi gratuitamente alla rete, raggiungendo dieci sedi aziendali in modo da azzerare i propri costi di trasmissione dati (con un ritorno dell’investimento di otto anni). Città Metropolitana di Milano riceverà le royalty che deriveranno dalla posa del cavo in fibra, brevettato e registrato nel 2013 allo European Patent Office dalla allora Provincia di Milano, una soluzione innovativa che rappresenta il primo esempio concreto su vasta scala del piano Smart City presentato a fine 2015 dal governo.
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