Dopo la notizia dei giorni scorsi di una possibile versione intermedia di Xp, rilasciata prima di Longhorn c’è chi avanza l’ipotesi di una soluzione analoga anche per office. Che è però meno probabile.
1° marzo 2004 Più le voci di una versione ad interim di
Windows rilasciato prima di Longhorn si fanno insistenti, più
prendono corpo anche le voci di una versione intermedia di Office.
Le
indiscrezioni provengono dalla stampa americana che questa volta non cela le
proprie fonti dietro l’anonimato ma riferisce testuali le parole di un testimone
che porta il nome di Gytis Barzdukas, responsabile della
gestione dei progetti Office in Microsoft.
L’assioma, citato da Barzdukas è
semplice: se il team di Windows si prepara a un aggiornamento, anche il team di
Office è interessato ad aggiornare. Anche e soprattutto per sfruttare le
innovazioni ventualmente inserite nella nuova versione del sistema
operativo.
Attenzione però. Se per quanto riguarda Xp l’ipotesi di
aggiornamento è tutt’altro che remota ed è anzi un progetto (Xp Reloaded) al
quale l’azienda sta lavorando, non altrettanto si può dire di Office.
In
questo caso, il rilascio di una versione ad interim deve rispondere a precise
esigenze di aggiornamento.
Una nuova versione di Office ha senso solo se
l’aggiornamento di Windows contiene delle feature utilizzabili anche dalla
applicazioni di produttività.
Intanto cominciano a moltiplicarsi le ipotesi
in merito ai contenuti di Xp Reloaded. E c’è già chi ipotizza che in realtà non
presenterà grandi innovazioni, se non un bundle di Xp con tutti gli
aggiornamenti e in più una nuova versione di Windows Media Player. Tutto questo
per consentiore ai produttori di vendere macchine già aggiornate, senza imporre
agli utenti anche l’onere di scaricarsi gli upgrade.