Sulla strada dell’integrazione a tutto tondo, la società lodigiana fa del corporate portal il proprio futuro come punto unico di accesso al patrimonio informativo aziendale.
24 settembre 2003 Se il presente assiste a un’ampia diffusione di Internet, il futuro sarà caratterizzato dall’inevitabilità del Web, sempre più necessario per una fruizione dinamica dell’informazione. Questo il leit-motiv che ha percorso l’intero meeting Zucchetti, tenutosi la scorsa settimana a Rimini, dove è emersa l’esigenza di dar corpo a vere e proprie “federazioni applicative”, superando il concetto di isole e approdando, invece, ad elementi integrati. E per far questo, la società mette l’accento sul corporate portal, che, nel ruolo di unico punto di accesso al patrimonio informativo aziendale, consente di comunicare, condividere, coordinare, e controllare, trasformando il software da strumento passivo a mezzo attivo di gestione. “In un contesto macroeconomico che non stimola la domanda – ha spiegato Mario Pedrazzini, responsabile area commerciale vendite indirette –, anche se l’estate ci ha portato dei segnali di inversione di tendenza, le tracce per gli anni a venire sono di un inarrestabile processo di digitalizzazione”. Per cavalcare l’onda, nel breve e medio periodo, Zucchetti si prefigge di sostituire le applicazioni dei competitor e di informatizzare le aree ancora con margine di crescita (quali la Bi, il Crm e le Hr), “aprendo i nostri gestionali – ha detto Giorgio Mini, responsabile commerciale delle linee Ad Hoc, Codepainter e Sitepainter – e sviluppandoli in tecnologia Internet nativa, non limitandoci a un semplice arricchimento funzionale, bensì rendendoli collaborativi e indipendente dai sistemi proprietari”. In questa direzione va la versione 2 di Infobusiness, software di Business intelligence, disponibile a breve.
Le mosse della società intendono, poi, far sì che anche l’integrazione con i prodotti della concorrenza diventi una realtà e per far questo, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono fondamentali, così come le sinergie tra partner. Gli ingredienti tecnologici si basano sul motto “con nessuno e con tutti”, come evidenziato da Gregorio Piccoli, responsabile tecnico dei prodotti Ad Hoc, Codepainter e Sitepainter, dove Windows, Unix e Linux si affiancano a Oracle, Sql Server, Db2 come data base e a Java, C#, Html come linguaggi. “Le soluzioni, devono potersi basare su un medesimo sistema ed essere disponibili secondo la profilazione di ogni singolo utente – ha proseguito Piccoli –. Il concetto di portale esemplifica quello di “vestito su misura” che aggrega ambienti diversi tra loro ed è disegnato sulle specifiche esigenze di ognuno”. Questi i pilastri che hanno portato a ideare Site Painter Portal Studio, che lavora direttamente sul browser del cliente e sviluppa applicazioni Web per la fruizione e rappresentazione dinamica dei dati. “La condivisione degli strumenti di sviluppo e della piattaforma permette di poter intervenire tecnicamente su più applicazioni con un medesimo know how”, ha ribadito Sergio Mello-Grand.
Zucchetti non trascura nemmeno gli aspetti più tipicamente di system integration e quelli legati alla gestione del capitale umano che, come commentato da Domenico Uggeri, amministratore delegato di Zucchetti Spa, “è al centro del business process reengineering di molte aziende”.
Nelle strategie della società, che nel primo semestre dell’anno in corso, a livello gruppo, ha raggiunto i 75,4 milioni di euro (con una crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2002), continua a risultare importante anche la Pa, sebbene il momento sia caratterizzato da una certa immobilità delle trattative.