Una Microsoft a tutto cloud

La prima giornata dei lavori della Worldwide Paretner Conference ha confermato l’impegno della società sul fronte del cloud. La sfida ad Amazon e Google, tre nuove competenze per i partner.

Washington – C’è molto cloud negli annunci della prima giornata della Worldwide Partner Conference di Microsoft. Perché se è vero che è sul cloud che Microsoft ha deciso di giocare la sua partita, se è vero che è nel cloud che risiedono le opportunità, è anche vero che è dal cloud che arriveranno i benefici per i partner.
Lo sostiene Phil Sorgen, vice president Worldwide Partner Group, aprendo i lavori della manifestazione, che parla di una Microsoft ”impegnata in una sfida per l’innovazione in un mondo di persone, dispositivi, applicazioni, dati”, in un mondo mobile first/cloud first.
Ma lo ripete soprattutto poco dopo Scott Guthrie, executive vice president Microsoft Cloud and Enterprise Group, parlando di Azure.
Non è solo una questione di funzionalità, anche se oltre 3.000 feature e servizi lanciati in un anno non sono certo pochi.
È, soprattutto, una questione di approccio, di convinzione, di differenziazione.
”Azure è l’unica soluzione che coniuga hyper scale, enterprise grade e ibrido”, sostiene Guthrie, mettendo ben chiare le carte in tavola.
Dal punto di vista del numero di datacenter attivi, Microsoft ha cinque volte la copertura di Amazon, racconta il manager: nel mondo ci sono 17 regioni che ospitano data center Azure, ogni region ha fino a 16 data center e ciascun datacenter ha una superficie grande come un campo di calcio e può ospitare fino a due jumbo jet.
”Ciascuna region ospita 600.000 server: tutto questo ci consente una capacità di scala che altri non hanno”, prosegue.
Capacità di scala – è la logica conseguenza – che consente di contenere i prezzi.
Lo scenario, secondo Guthrie, è ben delineato: i player in grado di operare a questi livelli sono solo tre, Microsoft, Amazon e Google.

Una delle novità annunciate in occasione di questa WPC è l’apertura della Government Cloud, dopo il periodo di prova nel corso del quale era accessibile solo a utenti selezionati. Si tratta di una istanza separata dell’offerta cloud della società, cui ora potranno partecipare anche i partner interessati, che ne facciano richiesta a questo indirizzo: AzureGov@Microsoft.com.

Ulteriori novità sono state presentate ai presenti da John Case, vice presidente della divisione Office, che numeri alla mano dimostra i risultati positivi raggiunti dai partner che sul cloud hanno investito.
Non sono solo gli 8.000 nuovi clienti che Azure conquista ogni settimana, ma soprattutto il ruolo crescente dei partner nell’attivazione delle subscriptiion, sia che si tratti di Azure, sia che si tratti di Office, sia che si tratti di Crm.
”Il prodotto in sé è solo metà della storia”, racconta il manager, sottolineando come i partner di successo sappiano impegnarsi lungo tutto il percorso del cliente verso il cloud.

Ecco allora le novità, a partire dal programma Cloud Solution Provider che vede per l’appunto il partner come primo punto di contatto per tutte le necessità dei clienti, inclusi billing, provisioning, support, oltre alla possibilità di venere i propri tool e le proprie soluzioni associate alle sottoscrizioni di Office 365.
Si parte con Office 365 e Intune, ma nel corso dell’anno il programma si estenderà anche ad Azure e Crm online.

Si parla poi di Open Licensing.
Dal prossimo 1 agosto, Azure sarà disponibile in Open Licensing per tutti i partner, offrendo loro dunque maggiori flessibilità in termini di pagamenti e opportunità di revenue addizionali.
Per i partner è stata poi annunciata la certificazione Azure Certified, che li aiuterà a promuovere le loro soluzioni, i loro servizi e le loro applicazioni su Azure. Al momento la hanno ottenuta realtà come Barracuda, Bitrock, Oracle, Riverbed Technologies e SAP, che hanno fatto parte del gruppo degli early adopter.
In Open Licensing arriverà anche Dynamics CRM Online: i partner potranno offrirlo ai loro clienti in base al modello di licenza preferito.

Tra i nuovi servizi a disposizione di clienti e partner del cloud Microsoft anche Azure Machine Learning, che porta sul cloud l’analisi predittiva.
Questo significa integrare, a costi non immaginabili in precedenza, business intelligence e analisi comportamentale.

Infine è toccato a Gavriella Schuster, general manager del worldwide partner program, annunciare le novità del programma Microsoft Partner Network (MPN).
Dal 29 settembre rrivano le nuove competenze “Small and Midmarket Cloud Solutions”, per chi propone Office 365 alle piccolo e medie imprese, “Cloud Productivity” per portare Office 365 agli utenti Enterprise e “Cloud Platform” per chi si occupa di infrastrutture, piattaforme e SaaS su Azure.
Aumentano inoltre le risorse gratuite a disposizione dei partner: i diritti d’uso interno di Azure e Office 365 possono crescere in base al contesto dal 20 al 200 per cento rispetto ai livelli attuali.
Inoltre, attraverso Signature Cloud Support si garantisce supporto illimitato su Azure e Office 365.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome