In un anno sono stati aperti 1700 canali su Internet con la formula proposta da Glomera
Presenti all’ultima edizione dello Smau milanese, regalavano un foglio di cartoncino su cui era stampato lo schermo di un monitor con tanto di alette per poterlo ricostruire in 3D, come una scatola per scarpe o un gioco per bambini. Infatti, seguendo l’apposita fustellatura era possibile, alla fine, trovarsi in mano un vero e proprio televisore, con tanto di “monoscopio Glomera”. Si trattava di un gadget azzeccato, in quanto rimandava alla vera natura e finalità dell’azienda, la torinese Glomera appunto, nata perché chiunque possa “costruirsi” la propria Televisione, o canale televisivo via Web. Attiva da oltre un anno, la società ha realizzato e immesso sul mercato una piattaforma software che consente a chiunque di varare la propria Televisione sul Web. Millecanali ne ha parlato con Stefano Colonna, Ceo di Glomera, e Daniele Alberti, general manager.
Che cos’è Glomera?
In pratica è una piattaforma software, e anche il nome dell’azienda, che permette di creare e gestire televisioni interattive sul Web all’interno del proprio sito; non richiede alcuna competenza tecnica dal lato utente e prevede la possibilità di personalizzare il front end per adeguarlo allo stile del sito preesistente, sia nei box interattivi che nel player Tv. Uno degli aspetti determinanti delle grandi potenzialità di successo di quest’idea è che i filmati alla fine vengono caricati sui server di Glomera ed è quindi sempre l’azienda a mettere a disposizione la banda necessaria alla proposizione dei filmati verso il pubblico, lo “streaming”, che poi è il tratto di solito più oneroso di ogni grande idea di video sul Web e ne è quindi il limite, qui superato d’un balzo. Glomera mette quindi a disposizione di ogni cliente il necessario output, cioè il video player, più tutti i box interattivi che il cliente sceglie e può inserire direttamente sul proprio sito, oppure può ridistribuire il canale – o anche diversi canali – dove meglio desidera.
Come avviene la gestione della Web Tv personale/aziendale?
Mediante una semplice composizione personalizzata del palinsesto in cui possiamo inserire programmi e clip sia registrate che in diretta, proprio come in una Tv “tradizionale”. Siamo alla seconda versione della piattaforma e le nuove implementazioni aggiunte nella versione 2.0, oltre ad aver visto un netto miglioramento dal punto di vista della “rotondità” di tutte le funzioni, prevedono anche la presenza dell’opzione Video on Demand, in grado di rendere la Tv sul Web ancora più utile per l’utente, dato che si può ritagliare e creare un palinsesto personale.
Un modello di comunicazione sul Web, quindi, piuttosto complesso, integrato e articolato. È questo il vero valore aggiunto?
Certo, la mono direzionalità del palinsesto rigido, preordinato e deciso da chi offre il servizio è utile per creare degli appuntamenti fissi col pubblico, per tutta la dimensione “dal vivo”, per organizzare una comunità, mentre quella on demand è una seconda importante integrazione e un completamento oggi indispensabile nel Web 2.0. Lo scopo di Glomera è dunque offrire a chiunque, editori, piccole aziende, enti, la possibilità di impiegare strumenti innovativi dedicati di gestione dei video, creati internamente o in arrivo da specifici canali, che si stanno moltiplicando.
Quindi con Glomera, in pratica, proponete di strutturare e organizzare meglio la comunicazione video sul Web, passando però dal video ormai abusato del tipo di YouTube a una multistruttura interattiva.
Esatto. Dal 1996 al 2008 il video sulla rete ha avuto una crescita davvero indescrivibile, ma oggi è il momento di strutturarlo, di piegarlo alle esigenze di business delle aziende, di tutte le aziende. Ecco quindi l’esigenza di disporre di una piattaforma che permette di creare un valore ancora maggiore per i siti Web, grazie all’integrazione di video, informazioni contestuali al video, commenti correlati al video, file di download collegati al video: in generale, una proposta d’interazione con gli utenti mentre visualizzano il video. Quindi davvero una “scorpacciata di video”, ben finalizzati e strutturati. Noi in pratica abilitiamo tutti, a un costo ridicolo, affinché possano realizzare in modo molto semplice e fluido tutta la gestione dei video sul proprio sito.
Per arrivare a una simile meta ci sono anche altre strade. Quali vantaggi arrivano dall’utilizzo delle vostre soluzioni ?
I vantaggi nell’impiego delle nostre soluzioni sono davvero moltissimi. Noi mettiamo a disposizione a un canone mensile molto contenuto – oppure anche gratuitamente – una piattaforma perfettamente funzionante, dimostrata e in uso oggi (con qualche limite nella versione “free”), completa di tutto quel che serve di base al cliente; poi la assistiamo dall’inizio alla fine e oltretutto i costi di streaming, quindi di diffusione verso l’utente finale, li assorbiamo del tutto noi. L’utente non deve investire sull’hardware né preoccuparsi, dopo, dell’assistenza, del controllo degli aggiornamenti, degli antivirus, ecc. ecc. E funziona tutto anche con il Mac.
C’è qualche client da installare in locale per il lancio della propria piattaforma Tv?
Il sistema di gestione, il front-end che il cliente “tocca”, funziona interamente via Web, quindi non richiede alcuna installazione, coi rischi derivati che ben conosciamo; opera con un’interfaccia molto semplice, visiva e intuitiva, con procedure di drag&drop elementari e assistite. Noi creiamo un vero palinsesto su misura dell’utente; anzi, se lo crea direttamente lui.
Cerchiamo ora di approfondire i dettagli sul modello di business e gli sviluppi, anche a medio termine.
Glomera propone la propria piattaforma a diversi livelli, partendo dal “gratis”, dove i costi del sistema sono sostenuti dalla pubblicità che viene sovrapposta al video, fino alla piattaforma piena “full optional”, che costa solo 190 euro di affitto mensile e consente di operare in “white label” cioè a marchio personalizzato (senza quello di Glomera che invece è presente nella versione gratuita). Anche qui, ovviamente, i costi dello streaming e dei server sono assorbiti in toto da noi. In quanto agli sviluppi a breve e medio termine, sono previsti nei prossimi mesi dei miglioramenti del business plan che prevederà nuove strategie internet in grado di abilitare al marketing i nostri clienti, trasformandoli in rivenditori. In questa direzione ci stiamo muovendo molto e cerchiamo nuovi partner. Siete una start-up sul mercato ormai da un anno.
Possiamo tracciare i risultati dei primi dodici mesi?
A distanza di un anno si contano circa 1700 canali aperti con Glomera, di cui molti sono free, una procedura che consente di provare e sperimentare. Ogni utente lavora sulla propria specifica “nicchia”, offrendo a sua volta al proprio cliente qualcosa di più, grazie al video. Inoltre il lavoro prosegue in direzione dell’advertising, perché anche la pubblicità diventerà parte del modello di business, sulla base delle revenue sharing tra clienti e Glomera. In altre parole, chi fa proprio questo modello di lavoro potrà trovarsi in futuro a essere automaticamente inserito in un circuito pubblicitario, che Glomera cercherà di far nascere con l’ausilio di altri partner esterni, che stiamo cercando e che sono sempre i benvenuti.