Una causa civile contro Apple per quasi 800 mila euro di danni: l’ha intentata la software house francese Nexedi, specializzata in open source e applicazioni di gestione aziendale, ma spiegando che lo scopo è spingere la casa di Cupertino a migliorare Safari per iOS. Il browser mobile secondo l’azienda francese è troppo arretrato nel suo supporto a HTML5 ma Apple non sembra farci caso. Un’azione legale potrebbe porre questo problema alla sua attenzione in maniera più decisa.
Il tutto è legato al fatto che Nexedi sviluppa tra l’altro applicazioni web che usano HTML5 e che possono svolgere diverse funzioni in vari ambienti operativi (Android, Windows, Linux) senza dover essere modificate. Non è possibile però farlo per iOS, perché qualsiasi app iOS che esegua contenuto web deve obbligatoriamente usare il motore WebKit di Safari e questo non supporta molte funzioni che altre piattaforme invece supportano.
Per questo limite allo sviluppo per iOS, ad esempio, Nexedi non può dotare le sue app di funzioni che vanno dalla videoconferenza al controllo della batteria sino all’accesso a vari componenti hardware. Deve quindi rimettere mano al proprio codice e modificare le applicazioni che ha già sviluppato in modo che siano gestibili anche in Safari per iOS, una piattaforma troppo importante per essere abbandonata.
Così Nexedi si appella ora a una legge francese che difende le piccole imprese contro gli abusi delle più grandi: le norme che impongono l’uso di WebKit costituirebbero legalmente un abuso e Apple si troverà obbligata ad affrontare il problema, secondo la software house francese. Appuntamento in aula il prossimo 4 febbraio 2017.