Quattro grossi nomi del mondo mainframe uniscono le forze per migliorare Linux e renderlo più adatto alle esigenze delle grandi imprese.
Ibm, Nec, Hitachi e Fujitsu hanno annunciato un progetto comune di collaborazione per il consolidamento della piattaforma Linux. Le quattro aziende, hanno deciso di dedicare al progetto oltre 500 ricercatori, destinando una quota di finanziamenti complessiva non ancora precisata ma in ogni caso compresa tra gli 83 e i 165 milioni di dollari. L’obiettivo delle ricerche sarà quello di accrescere l’affidabilità di Linux, per rendere il sistema operativo open source più adatto alle esigenze delle grandi organizzazioni aziendali. I risultati di questo progetto, che durerà non meno di un anno, verranno resi accessibili alla comunità internazionale impegnata nell’evoluzione del sistema. Linux, hanno affermato i portavoce delle aziende coinvolte, ha bisogno di qualche ritocco per candidarsi seriamente al ruolo di piattaforma di classe enterprise, anche se oggi è il più utilizzato in ambito reti. Disponibilità, affidabilità e altri aspetti tipici delle applicazioni “mission critical” devono essere potenziati. Le quattro società che animano l’iniziativa sono tutte coinvolte nello sviluppo e nella costruzione di sistemi mainframe e vantano una lunga esperienza in materia di sistemi operativi ad alte prestazioni. La decisione di accentrare le proposte di rinnovamento della piattaforma è arrivata soprattutto per evitare un inutile spreco di risorse e capacità. Il primo passo sarà quello di rafforzare l’affidabilità di Linux, per consentirgli un più alto livello di concorrenzialità nel confronto con gli altri dialetti Unix. In seguito, si potrà anche pensare di conferire alla piattaforma caretteristiche proprie solo dei più robusti ambienti proprietari.