Si tratterebbe dell’evoluzione della ristrutturazione compiuta nell’agosto dello scorso anno e che oggi mette al centro del business dell’azienda switching e routing.
4 giugno 2002 Ufficialmente Cisco nopn ne ha fatto oggetto di un
annuncio specifico proprio perchè, stando alle fonti statunitensi, in realtà non
si tratta di un cambiamento di rotta, bensì di un naturale step evolutivo di una
strategia delineata nei suoi dettagli fin dalla scorsa estate.
Il fatto è
che, dopo essersi riorganizzata in 11 business unit, oggi Cisco, lungi da
rivedere il modello, ne modifica però qualche tratto, diminuendo i gruppi di
lavoro e focalizzando come propri core business l’area del routing e dello
switching. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda il report operativo:
tutte le divisioni continuano a far capo al chief development officer Mario
Mazzola.
La decisione sarebbe stata presa venerdì scorso e degli 11 gruppi
esistenti ne rimangono oggi 8: Switching/Voice/Storage, Ethernet Access,
Access/Routing, Carrier Systems Group, Optical Networking, Network Management,
Internet Technologies, Service Provider CTO.
Nella organizzazione
precedente, Access, Voice e Storage erano gruppi separati, così come oggi
Wireless e Aggregation sono sparite, assorbite in altre business unit.
Di
nuova creazione è invece la divisione Service Provider CTO, segno, a quanto
raccontano gli analisti, dell’intenzione di Cisco di rafforzarsi in questo
settore, in particolare presso gli incumbent.