Da un’indagine di Alcatel-Lucent risulta che due knowledge worker su tre non riescono a fruirne appieno. Non c’è ancora banda sufficiente per la collaborazione video.
Un’indagine di Alcatel-Lucent sui knowkedge worker rivela che per il 78% di loro le tecnologie avanzate di comunicazione, come l’Unified communication e la video-collaborazione, potrebbero aumentare la produttività e il coinvolgimento, ma che meno di un terzo (32%) ha accesso alle tecnologie di cui ha bisogno per portare a termine il proprio lavoro in modo ottimale.
Per arrivare a questa conclusione la società ha fatto condurre nel primo trimestre del 2011 due studi, su circa 2.000 knowledge worker e su più di 750 responsabili It di medie e grandi imprese in 51 paesi.
Gli intervistati, in particolare, hanno espresso frustrazione nei confronti delle soluzioni per i meeting virtuali che considerano inadeguate.
Emerge anche la necessità di strumenti di collaborazione più intuitivi, che permettano ai lavoratori di condividere la conoscenza in modo più efficiente.
Più del 50% dei lavoratori intervistati ritiene che i vari canali di comunicazione debbano essere coordinati meglio, in modo che le conversazioni possano essere condivise con più persone, media e dispositivi.
I partecipanti alla ricerca hanno espresso il desiderio di una maggiore comunicazione video: il 45% degli intervistati ritiene che uno tra i principale inibitori per l’attuazione di video conferenze basate su pc sia la fornitura non adeguata di banda, seguito dal costo di implementazione (37%).
Il 74% dei lavoratori intervistati dichiara di utilizzare uno smartphone, e quasi la totalità dei dipartimenti It dichiara di supportare le piattaforme per smartphone.
Il 34% degli intervistati ha accesso a ogni tipologia di applicazione mentre il 56% può scaricare solo applicazioni approvate dall’azienda.
Lo studio ha quindi evidenziato che mentre le organizzazioni It hanno fatto passi avanti per soddisfare le esigenze dei dipendenti molte di queste sono ostacolate dall’infrastruttura proprietaria.
La gestione di reti sempre più grandi e complesse è la sfida per gli attuali strumenti di gestione della rete, e solo il 40% dei responsabili It intervistati ritiene di disporre di strumenti efficaci in grado di gestire la Qualità del Servizio e le prestazioni delle applicazioni.
L’indagine sottolinea che le organizzazioni It sono alla ricerca di strumenti di gestione unificata che possa essere estesa a utenti, dispositivi, applicazioni e infrastruttura da una singola piattaforma.
E, infatti, circa il 57% dei responsabili It intervistati ha indicato che otterrebbe significativi risparmi sostituendo l’attuale sistema di gestione It con uno strumento in grado di gestire gli utenti in modo unificato e consentire loro l’accesso ad applicazioni e comunicazioni come fossero servizi, su ogni dispositivo.
Del resto le organizzazioni It spesso si ritrovano a gestire oltre 200 parametri per utente, di conseguenza la loro capacità di adattarsi e rispondere alle esigenze di business unit e degli utenti risulta limitata.
Non a caso il 49% delle organizzazioni prevede di offrire funzionalità di comunicazione avanzate come servizi integrati entro 24 mesi.
- Alcatel-Lucent verso la cessione del business enterprise?
- Alcatel, da Mobile Phones a One Touch
- Alcatel-Lucent aggiorna la piattaforma di comunicazione per le Pmi
- Alcatel-Lucent fa uno switch che capisce l’ambiente in cui opera
- Eni e Microsoft: quando l’unified communication cambia le regole
- Unified communication: con un click si fa tutto
- Falsa partenza per le Unified Communications in Italia
- L’unified communication fa bene alla logistica integrata
- La battaglia aperta dell’unified communication
- Una App per fare Unified communication
- Unified Communication: un mercato da 150 milioni di euro