La nuova release della piattaforma di Business intelligence non gira più solo su Windows, ma apre a Ibm Aix e a Sun Solaris.
22 giugno 2004
La teoria: accrescere il campo dei potenziali utenti.
La pratica: far girare su Unix, oltre che su Windows, la propria piattaforma di Business intelligence.
Questa la mossa di MicroStrategy, che ha lanciato la 7i Universal Edition, compilata oltre che per i 32 anche per i 64 bit e in grado di supportare non solo, come da tradizione, il sistema operativo di Microsoft ma anche Ibm Aix e su Sun Solaris.
“Il nostro è stato un passo naturale – ha spiegato Pierpaolo Muzzolon, direttore marketing di MicroStrategy – per dar voce a una fetta particolarmente importante del mercato, che ha un approccio sofisticato alla struttura dati”.
Secondo Idc, infatti, circa il 22% degli utenti di Bi utilizza Unix; dato che ha stimolato il vendor ad aprirsi a un nuovo pubblico.
Il management internazionale pone l’accento proprio sulla volontà di supportare un maggior numero di imprese con prestazioni identiche a quelle già sperimentate per il mondo Windows. “Le funzionalità, per i due mondi, sono identiche e questo è un punto di forza – ha ripreso Muzzolon – in quanto il nostro obiettivo è la standardizzazione e lo sforzo è stato, infatti, compiuto in questa direzione, vale a dire riportare tutti gli aspetti sviluppati negli anni per Windows su due delle principali piattaforme Unix, ottenendo una potenza di elaborazione elevata”.
Con Universal Edition, incluso nella versione 12 di MicroStrategy 7i, l’accesso a database e data warehouse viene ampliato così come la scalabilità e le capacità nel reporting e nell’analisi. Lo scopo dichiarato è di ridurre i costi ed espandere il supporto alle aziende.
Posto che un numero ridotto di server produce una mole elevata di dati, ciò che conta, come è emerso dalle parole di Muzzolon, è che “diverse tipologie di utenti possano trovare una risposta in noi, in un’infrastruttura unica in grado di integrare applicazioni di Business Intelligence”.