Gli UPS e la business continuity per le aziende moderne
Trasformare digitalmente un’organizzazione non è un’opzione ma un must per poter competere e prosperare nell’economia 4.0. Il fattore fondante a cui nessun settore può sottrarsi è la business continuity. Le imprese moderne devono poter essere in grado di operare e produrre in ogni momento. Per questo gli UPS hanno un ruolo centrale.
La trasformazione digitale di un’organizzazione è collegata a un trend in costante aumento: la diffusione trasversale di oggetti connessi e intelligenti e dei relativi processi smart. Una tendenza che impatta in modo importante all’interno di ogni azienda e industria, per cui si parla di Industry 4.0 con la convergenza tra IT e OT, e all’esterno sulla customer experience del cliente.
Questa trasformazione digitale che, recentemente ha avuto un notevole incremento, richiede un intensivo uso della larghezza di banda, a cui viene richiesto massima affidabilità, e continuità di alimentazione. Per far fronte alle esigenze attuali e future, la potenza di calcolo e lo spazio di archiviazione hanno bisogno di poter contare su un’infrastruttura IT distribuita che consenta alla rete di ridurre i tempi di trasmissione dei dati e allo stesso tempo incrementarne la disponibilità. Si tratta nei fatti di un profondo processo multilivello, che interconnette ed integra strettamente processi e servizi.
È evidente che questa evoluzione si traduce in ampi ed evidenti vantaggi per l’attività lavorativa, di qualsiasi settore si parli e per qualsiasi dimensione aziendale. Sia in termini di produttività, sia in termini di ottimizzazione dei costi, la digital transformation fa sentire il proprio peso specifico. Tuttavia, la presenza di molti elementi prevede che tutti siano in funzionamento sincronizzato e sempre operativi.
L’interruzione di uno o più servizi, di fatto metterebbe in seria difficoltà l’intero ciclo produttivo di un’azienda. Per esempio, se un’organizzazione ha spostato tutti o parte dei propri servizi in cloud, ad esempio software Crm o Erp e gli archivi, è piuttosto evidente che il flusso di dati da e verso il cloud debba essere intenso, costante ed ininterrotto: fondamentale è garantirne la piena efficienza in ogni istante.
Con l’avvento di Industria 4.0 i produttori possono avvalersi di innovazioni tecnologiche come l’analisi dei dati, il digital twin, l’intelligenza artificiale e la robotica autonoma. Queste tecnologie aumentano la produttività, l’affidabilità, riducono i costi di produzione e migliorano le decisioni in tutto il processo di produzione. Risulta evidente l’importanza di poter contare su di un’alimentazione stabile, “pulita” e senza sbalzi di corrente e, in caso di imprevisti, occorre poter continuare a lavorare anche in assenza di energia elettrica, per garantire la business continuity.
Come ridurre al minimo il rischio di fermo impianto
Cloud, Edge computing e micro data center: tecnologie al servizio dei dati
Questo tema assume una valenza ancor più grande laddove si consideri la crescente diffusione di Micro Data Center e implementazione IT distribuite o in edge computing.
L’importanza dei dati nelle moderne organizzazioni è un fatto ormai universalmente noto.
La grande novità degli ultimi tempi sta nella elaborazione dei dati stessi.
Il cloud, come già ricordato, continua ad essere un punto centrale delle strategie aziendali. Ma non è più sufficiente, e la ragione è semplice: la latenza. Infatti, è certamente vero che il cloud computing garantisce scalabilità pressoché infinita, ma il “prezzo” da pagare è la latenza in cui i dati viaggiano verso il cloud, vengono elaborati e tornano al punto di origine.
L’esigenza di annullare, o quantomeno ridurre il più possibile questo ritardo, ha dato un forte impulso alla creazione di Micro Data Center e implementazione IT distribuite o in edge computing.
Con questi formidabili strumenti, i dati vengono elaborati laddove vengono generati, e solo in seguito inviati nel cloud per ulteriori rielaborazioni o per archiviazione.
Questo permette alle organizzazioni di massimizzare la propria efficienza.
In questo contesto ipertecnologico, un evidente potenziale punto debole è la mancanza di alimentazione. Nulla di quanti abbiamo raccontato finora avrebbe modo di esistere, in caso di oscillazioni e picchi di rete.
UPS, gli angeli proattivi delle aziende
La soluzione a questo problema sono i Gruppi di Continuità o, in inglese, UPS (Uninterruptible Power Supply) che consentono di tenere accesi e alimentati tutti i principali dispositivi elettrici ed elettronici anche in caso di instabilità della rete e blackout.
Gli UPS contengono batterie che accumulano energia e si attivano praticamente in tempo reale, per evitare problemi e tamponare le emergenze.
Gli UPS sono connessi alla rete elettrica, che utilizzano per tenere in carica le batterie, e a tutti i dispositivi necessari al funzionamento, fornendo una protezione anche dagli sbalzi di corrente; in caso di interruzione nella erogazione di elettricità, le batterie dell’UPS si attivano automaticamente e cominciano a fornire energia di riserva a tutti le apparecchiature collegate. Recentemente l’introduzione di batterie al litio ha inoltre elevato le performance raggiungibili da queste soluzioni, perché rispetto alle batterie tradizonali hanno una durata doppia di vita e richiedono minore manutenzione.
Il ruolo strategico del gruppo di continuità o UPS
Nelle moderne organizzazioni, lo abbiamo visto, il cloud è una tecnologia onnipresente. I migliori produttori di UPS sono perfettamente consapevoli delle potenzialità del cloud, e a loro volta hanno sviluppato software e soluzioni cloud-centric per andare incontro ad aziende dove la figura dell’IT non è presente, dove c’è necessità di avere una manutenzione costante e predittiva per evitare costosi fermi impianto.
La gestione dell’infrastruttura IT può essere quindi smart, predittiva e – in ultimo – focalizzata a massimizzare la business continuity.
Possiamo senza dubbio affermare che in ogni settore ci sono ampi spazi per offrire massima stabilità e continuità di alimentazione alla propria rete grazie alla scelta del gruppo di continuità più idoneo; fra i più importanti sicuramente è molto attuale l’healthcare. Nel settore sanitario, infatti, la produttività e la continuità aziendale significano molto spesso una cosa sola: salvare vite umane. Impensabile portare avanti le attività ospedaliere in assenza di una rete dati performante e sempre operativa, e al tempo stesso sono innumerevoli le strumentazioni che necessitano di alimentazione costante e stabilizzata per offrire ai pazienti le migliori terapie possibili. Difficile immaginare contesti in cui gli UPS svolgano un ruolo più importante anche dal punto di vista etico.
Il mondo manifatturiero, trasformati digitalmente e in piena industria 4.0, non può prescindere dall’Industrial Internet of Things per garantire la continuità e la produttività necessarie per competere nell’economi globale.
Siti produttivi con anche centinaia di migliaia di punti IIoT necessitano di reti ad alta velocità, bassa latenza e – manco a dirlo – sempre attive ed efficienti.
Una fabbrica moderna senza la propria rete è priva del proprio sistema nervoso; per fortuna ci sono gli UPS moderni (anche e soprattutto trifase, in contesti ad altissimo consumo energetico) a permettere alle organizzazioni di rimanere efficienti al 100%.
Infine, il retail. La customer experience ha aggiunto molto valore al commercio, fornendo contenuti personalizzati e fidelizzando il cliente. La diffusione di soluzioni ad alto tasso tecnologico ha permesso al commercio di sopravvivere alla concorrenza degli ecommerce. Condizione indispensabile è tuttavia la disponibilità ininterrotta di tutti i servizi data oriented, senza i quali nulla funzionerebbe più: app dei clienti, pannelli LCD, gestione di magazzino e riassortimenti, e – non meno importante – l’emissione di documenti d’acquisto.
Senza l’always-on, garantito anche dagli UPS, sarebbe come fare uno spiacevole salto nel passato di almeno 20 anni.