Uno studio di Ariba condotto su imprese europee porta alla luce un discreto ricorso all’esternalizzazione delle funzioni di acquisto, che in futuro riguarderà anche l’It.
Stando ai risultati di una recente indagine condotta da Ariba fra aprile e giugno di quest’anno su un campione di 200 responsabili acquisti di aziende europee, si scopre che queste stanno orientandosi in maniera crescente verso l’utilizzo di sistemi di procurement esterni, a fronte della crescente pressione nella gestione delle loro categorie strategiche.
La ricerca ha infatti evidenziato che quasi il 50% delle aziende utilizza già servizi esterni per almeno una parte dei loro processi di procurement, mentre il 60% considera l’outsourcing nell’ottica di un piano di procurement strategico per il futuro.
Dallo studio è emerso che alla base delle scelte aziendali in materia di approvvigionamento in outsourcing le tendenze seguiranno prevalentemente tre filoni.
C’è quello, generale, del cambiamento strategico, im ottemperanza al quale, un responsabile acquisti su tre pensa di affidare in outsourcing i processi di procurement nei prossimi uno o due anni.
Segue il filone dell’acquisto viaggi, che appare essere il servizio che in assoluto si vuole più dare in outsourcing, seguito, udite udite, da quello di prodotti It e di cataloghi.
Terzo filone, quello dei benefici di Bpo (Business process outsourcing), da ottenerlo con la riduzione dei fornitori, ovvero sulla base del primo vantaggio di un servizio di procurement affidato all’esterno dell’azienda.
Infine, la maggioranza delle aziende intervistate nel contesto della ricerca si è già affidata a sistemi di e-sourcing e e-procurement, mentre solo il 15% si è orientata su fonti come la ricerca di fornitori e la negoziazione.