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Anche il Vaticano punta sulla trasformazione digitale

Riforma non è imbiancare un po’ le cose: riforma è dare un’altra forma alle cose, organizzarle in un altro modo”, così si è espresso Papa Francesco in occasione della prima plenaria della Segreteria per la Comunicazione tenutasi in Vaticano lo scorso maggio.

In sintonia con tali parole, arriva la notizia che il sistema dei media del Vaticano adotta un nuovo modello produttivo fondato sull’integrazione e la gestione unitaria.

Il fulcro del sistema, frutto di un processo di consolidamento sul piano economico e tecnico, è rappresentato dal Centro Editoriale Multimediale.

Si tratta di una struttura unificata per la produzione quotidiana di qualsiasi tipologia di contenuto (audio, testi, video, grafica). Il tutto in modalità multilingua e multicanale, sotto la guida della Direzione Editoriale e in coordinamento con altri gruppi di supporto.

Al suo interno confluiranno progressivamente circa 350 persone tra redattori e tecnici provenienti da tutte le 40 redazioni linguistiche e dalle 9 istituzioni che compongono la Segreteria per la Comunicazione.

Si parte con un team di 70 persone ripartite in 6 divisioni linguistiche – italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese – e in 4 aree tematiche: Papa, Vaticano, Chiesa e Mondo. Dal primo gennaio il percorso si completerà con l’accorpamento dell’Osservatore Romano, del Servizio Fotografico e della Tipografia Vaticana.

La diffusione dei contenuti avviene secondo un approccio complementare ai media. Questo approccio è stato definito assieme ad Accenture Interactive. La società ha operato come global experience agency che ha supportato la Segreteria per la Comunicazione nella definizione e nella realizzazione del nuovo ecosistema unificato. Tale approccio, tipico di ogni moderna media company, prevede l’impiego di ciascuna piattaforma tecnologica a disposizione.

Un nuovo portale e presenza su tutti i social

Tra queste figura anche il nuovo sito web che sarà online a breve all’indirizzo www.vaticannews.va in versione beta, in sostituzione dei siti internet a carattere informativo utilizzati in precedenza.

Vatican News diventa anche il nuovo logo che rappresenta gran parte del sistema comunicativo. L’intento è semplificare l’immagine e di superare la polverizzazione dei marchi del passato. In particolare, sempre a partire dai prossimi giorni, il brand identificherà anche i canali social: Twitter, Facebook e YouTube per ciascuna delle redazioni linguistiche e Instagram, con un profilo comune a tutte le lingue.

La nuova immagine comprende anche il marchio Vatican Media che coincide con tutto ciò che riguarda la produzione multimediale. Questo indipendentemente dal mezzo di trasmissione: dai documentari fino alle dirette radiofoniche e televisive delle cerimonie papali.

A completare il quadro, c’è Radio Vaticana Italia: logo riferito a una radio di flusso a livello nazionale disponibile in DAB +, digitale terrestre e FM. Trasmetterà nell’area romana per coprire l’informazione vaticana e commentare l’attualità con gli occhi della Chiesa.

Infografica nuovi loghi media vaticani

 

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