La storia di VEM sistemi, nata nel lontano 1986, ha certamente aiutato la società emiliana a sviluppare un robusto senso pratico e una capacità non comune di ascoltare e capire le esigenze dei clienti, portando le tecnologie al servizio delle concrete necessità.
Una qualità essenziale ma non scontata, in un system integrator.
Come ci ha raccontato Gabriella Attanasio, Direttore Tecnico di Vem sistemi, in occasione dell’evento VEM FWD 2020, a Parma, non è semplice trovare l’interlocutore adatto e gli argomenti vincenti per relazionarsi con i clienti. La stessa azienda cliente va guidata nella identificazione delle proprie concrete esigenze.
Stefano Bossi – Amministratore Delegato di VEM sistemi ha dal canto suo sottolineato l’importanza del feedback da parte di clienti e prospect, essenziale per indirizzare lo sviluppo delle soluzioni della società.
L’intelligenza artificiale rappresenta, secondo Bossi, sia una opportunità che una sfida per il nostro Paese.
L’Intelligenza artificiale infatti ha certamente le carte in regola per aiutare un grande numero di settori, ma al tempo stesso può essere sfruttata per attività malevoli dai cyberbcriminali.
L’Inteligenza artificiale accelera lo sviluppo della crescita sostenibile, creando un nuovo ecosistema digitale. Potrà portare ad una sorta di rinascimento digitale, un treno certamente da non perdere.
Una serie di tecnologie complementari ne amplificherà ulteriormente la portata.
VEM sistemi sarà certamente attiva nello sviluppo, ad esempio utilizzando IA per potenziare il fog e l’edge computing, senza scordare il cloud. Inoltre, il connubio dirompente fra IA e reti intelligenti, superando o quantomeno limitando notevolmente l’impatto negativo delle latenze.
La capacità di sviluppare soluzioni a tutto tondo ha portato la società ad uscire dall’alveo dei soli sistemi informatici, entrando con coraggio e determinazione nel contesto industriale.
Attanasio ha mostrato una serie di esempi pratici, con applicazione di sistemi di sensoristica, QR Code e accessi tramite autenticazione plasmati sulle esigenze specifiche di ogni singolo cliente.
Come ha ben ricordato la manager, è impensabile proporre ad una azienda cliente di sostituire macchine di produzione che possono costare anche milioni di euro: deve essere la tecnologia ad abilitare chi non lo è ancora.
Riuscire a trasformare un ambiente produttivo obsoleto in una industria 4.0 è un obiettivo sfidante ma stimolante al tempo stesso, che Vem persegue con competenza e determinazione. Attanasio ha raccontato lo sforzo fatto per sviluppare sia dei connettori per poter dialogare con macchinari “intelligenti” ma non standard, per leggerne i dati, oppure le soluzioni sviluppate anche ad hoc per dotare di strumenti evoluti anche fabbriche di generazione precedente.
La scelta di VEM sistemi di confrontarsi con un mondo (quello manifatturiero) tanto grande quanto eterogeneo, è tutt’altro che banale.
Infatti, se è nota a tutti la vocazione industriale italiana, è altrettanto vera la frammentazione del settore, fatto soprattutto di un grande numero di Pmi.
La varietà ed eterogeneità degli ambienti produttivi è un notevole ostacolo alla realizzazione di soluzioni standard applicabili a tutti, e ci vuole grande elasticità tecnica e mentale per riuscire a soddisfare e abilitare clienti che, non di rado, hanno poche o nessuna visione delle possibilità offerte dalla industria 4.0
Gabriella Attanasio ha anche dato visione di uno spaccato delle soluzioni per smart building offerte da VEM sistemi.
Insieme ai partner (aziende come Cisco, Panduit e Signify) il system integrator offre una gamma interessante ed efficace di risposte alle moderne esigenze di abilitazione e gestione degli open space.
Punti luce dotati di sensori IoT e alimentati con PoE permettono di variare luminosità e temperatura del colore su base singola, garantendo all’utente un comfort personalizzato. Il software sviluppato permette di implementare le scrivanie non assegnate, permettendo agli utenti di identificare e prenotare un posto di lavoro adeguatamente configurato.
Un ulteriore vantaggio per le aziende clienti, che possono così ottimizzare gli spazi interni.
Le huddle room sono inoltre abilitate dai sistemi di videoconferenza di Cisco, con avanzate tecnologie di sharing delle informazioni, e riconoscimento facciale dei partecipanti alle riunioni.
Tanto i punti luce e anche i display intelligenti sono anche in grado di raccogliere e condividere informazioni sull’utilizzo delle sale, garantendo alle organizzazioni una ottimizzazione di costi e risorse, applicando le tecnologie di VEM sistemi a concrete esigenze aziendali.
Perfino gli armadi di rete non sono lasciati al caso: una sofisticata sensoristica permette ai responsabili IT di avere diagnostiche puntuali, ma non solo: i Led che illuminano l’armadio non sono infatti casuali.
I vari colori definiscono infatti una serie di guasti o disservizi, fornendo immediato feedback visivo. Una idea tanto semplice quanto molto efficace, risparmiando tempo nella identificazione del problema occorso. Ancora una volta, le tecnologie di Vem sistemi soddisfano esigenze pratiche, uscendo dall’alveo della pura teoria