La società di storage management arricchisce la propria offerta dedicata all’utility computing.
8 gennaio 2004
Veritas ha acquisito Ejasent, società californiana specializzata nelle tecnologie di virtualizzazione per l’utility computing.
La transazione, del valore di 59 milioni di dollari, porterà al fornitore di software per la gestione dello storage un paio di soluzioni, UpScale e Micromeasure, che saranno integrate nell’offerta da qui alla metà dell’anno.
UpScale è un software che serve a portare un’applicazione da un server a un altro senza che questa debba interrompere il funzionamento. Tecnicamente, in termini semplici, UpScale fa una “fotografia” dell’applicazione, quindi del suo stato, dei parametri e dei dati e trasferisce tutto, in tempo reale, su un server secondario. Per far ciò, la tecnologia di Ejasent introduce uno strato di middleware fra l’applicazione e il sistema operativo.
Il tutto evidenzia la possibilità di spostare un’applicazione, dentro un datacenter, sia fra server differenti, sia fra dispositivi di storage dedicati o condivisi. Per questo motivo, UpScale, che gira su Solaris e che è previsto che sia portata su Linux, sarà presumibilmente integrata nell’offerta di Veritas per l’high availability e il clustering.
L’altra tecnologia che entrerà in casa Veritas è MicroMeasure, uno strumento per la misurazione e il conseguente billing degli asset (quindi server, dispositivi di storage e transazionali) presenti in un datacenter. Il tool supporta Solaris, Linux, Hp-Ux e Windows.