La nuova suite unisce la virtualizzazione delle risorse alle “classiche” attività di storage management. I principali miglioramenti vanno nella direzione del controllo del Total cost of ownership
Il nuovo software per la gestione della virtualizzazione dello storage, prima conosciuto come Veritas Foundation Suite, integra lo Storage Manager con il Veritas File System, cioè il software per la gestione dei dispositivi e dei database.
Le novità del sistema di virtualizzazione, che per l’occasione prende anche il suffisso di versione 4.0, sono date dalla presenza di strumenti per utilizzare al meglio la capacità di storage meno costosa di cui si dispone. Per far ciò si innescano delle policy che, automaticamente, spostano i file meno utilizzati dagli array costosi verso dispositivi più economici, come i nastri, il tutto in maniera trasparente a chi, comunque, deve utilizzare le informazioni immagazzinate nel sistema informativo.
Veritas Storage Foundation 4.0 utilizza anche data container portabili, che consentono la condivisione di dati fra server con differenti sistemi operativi. I nuovi template di provisioning, poi, permettono agli amministratori di sistema di assegnare risorse online dinamicamente, anziché assegnare configurazioni prioritarie sulla base di fattori come il tempo di consumo di memoria.
In aggiunta Veritas ha perfezionato il funzionamento della suite con i database di Ibm, Oracle e Sybase e ha aggiunto strumenti di clustering, sia per il volume manager, sia per il file system.
La soluzione è già disponibile a partire da 2.495 dollari.