Proseguiamo nella pubblicazione di una serie di interventi, promossi da VMWare, sull’evoluzione della mobility in azienda. [a questo link il primo contributo]
Anche questo contributo è stato sviluppato da Alistair Wildman, Managing Director, End-User Computing, VMware, EMEA
Quando parliamo con i nostri clienti delle sfide che devono affrontare in tema di mobility e di cosa li frena nell’implementazione di policy ufficiali per il mobile, il problema numero uno è la sicurezza.
Questo è tanto più vero nel caso di Banche o di Pubbliche Amministrazioni, che detengono una mole enorme di dati sensibili e che sono particolarmente caute nel mettere troppe informazioni nel mobile cloud. Molte fanno solo piccoli passi, testando applicazioni come il CRM e l’email. Fortunatamente, sempre più aziende guardano a VMware e ai suoi partner per la delivery delle applicazioni mobili e dei dati e per mitigare il rischio di questa evoluzione.
Innanzitutto, quando si parla di sicurezza, le aziende devono essere sicure che le persone giuste accedano ai giusti dati. Questo è stato un problema per molto tempo prima dell’arrivo dei dispostivi mobili nell’ambiente di lavoro, con informazioni sensibili lasciate su chiavette USB, hard disk o condivise in modo non sicuro come, per esempio, tramite email. Troppo spesso i dati sensibili possono andare persi all’interno dell’azienda se finiscono nelle mani sbagliate o se utilizzati in maniera inappropriata. Gestire questo problema è un bel rompicapo per i responsabili IT ed è anche una grossa barriera all’implementazione. Secondo un recente studio, il 34% dei dipartimenti IT non ha il controllo dell’accesso alle informazioni aziendali dai dispositivi mobili dei dipendenti. Solo quando questi problemi vengono risolti si può dire di avere implementato una vera strategia “Mobile First”.
Si tratta anche di avere il controllo delle app scaricate e dell’utilizzo che viene fatto dei dispositivi rispetto allo Shadow IT. Per esempio, il CIO di una grande Banca nostra cliente non permette ai dipendenti di usare Dropbox. Tuttavia, guardando i log ha scoperto che il 60% delle persone infrange questa regola. E questo è un comportamento diffuso, se si pensa che il 28% degli impiegati aggira le policy imposte dall’IT per avere gli strumenti di cui ha bisogno per il proprio lavoro. Questo è un grosso problema che va assolutamente risolto per rendere le aziende sicure.
Un altro motivo per cui le aziende si rifiutano di implementare una strategia per il mobile è la gestione di più dispositivi. Le aziende si trovano a dover supportare tanti e diversi dispositivi e sistemi operativi disponibili. Secondo una recente ricerca, solo il 12% dei Dipartimenti IT crede di avere le capacità di gestione dei dispositivi mobile e di poter rispondere alle esigenze dello staff. Ci sono anche molteplici sistemi legacy e app che necessitano di essere manutenuti.
Riassumendo quanto emerso dalla nostra ricerca[1]:
- Il 34% dei dipartimenti IT non può controllare l’accesso alle informazioni aziendali dai dispositivi mobile dei dipendenti
- Solo il 12% dei dipartimenti IT crede di avere le capacità di gestione per rispondere alle esigenze dello staff mobile
- Ci vogliono mediamente 3 settimane per l’IT per equipaggiare lo staff con gli strumenti e le app di cui ha bisogno per il proprio lavoro
- Il 34% dei dipartimenti IT non ha il controllo dell’accesso alle informazioni aziendali dai dispositivi mobili dei dipendenti
- Il 70% dei dipendenti non approva che i propri datori di lavoro limitino l’accesso alle app e agli strumenti mobile.
Il successo nel mondo digitale sta nel connettere le giuste risorse – persone, capacità e informazioni – in modo veloce. È preoccupante sapere che ci vogliono 3 settimane per un dipartimento IT per equipaggiare lo staff con gli strumenti e le app di cui ha bisogno per il proprio lavoro.
La mobility è spesso anche rallentata dal dover giustificare il ritorno sull’investimento (51%) e per la mancanza di fiducia dei dipendenti (44%). Molte aziende tendono a focalizzarsi sul costo di fornitura e di gestione dei dispositivi, più che sui benefici che ne possono trarre. Ma è solo questione di tempo perché le aziende capiscano il ritorno sull’investimento che si ha traducendo il bisogno di mobile in impatto sul business. Ritardare l’adozione di strumenti mobile può diventare dannoso e far solo aumentare i costi e ridurre le entrate.
Considerando tutto ciò, la frase “libertà all’interno di un framework” non è mai stata più appropriata. I dipendenti devono avere voce in capitolo sul proprio modo di lavorare e devono essere certi di avere dispositivi mobili funzionanti in tempo breve. La sfida per l’IT è provvedere a questo bisogno mantenendo al tempo stesso il controllo, a livello centrale, per garantire la sicurezza dei dati e assicurare che le best practise di business non siano compromesse in alcun modo.
[1] VMware Study: Businesses can Take Three Weeks to get Employees Mobile-Ready, 2014