In tutto il mondo, entro il 2020, l’adozione di dispositivi per il monitoraggio della salute triplicherà fino a toccare quota 70 milioni, rispetto agli attuali circa 26 milioni, mentre l’interoperabilità con gli smartphone a uso personale consentirà di aggiungere ulteriore valore per i pazienti.
Lo dicono i risultati previsionali di uno studio condotto da Juniper Research per sondare le opportunità emergenti nel mercato della Worldwide Digital Health con la crescente introduzione di monitoring device sottoposti, però, all’approvazione da parte della Food and Drug Administration.
Tra gli highlight spicca, infatti, la capacità per i nuovi operatori di dimostrare che l’hardware proposto è in grado di misurare gli indicatori di salute con la medesima precisione dei dispositivi medici standard.
C’è già chi ci crede da tempo
La ricerca condotta da Juniper sostiene, inoltre, che una maggiore affinità tra i consumatori e i nuovi dispositivi di monitoraggio connesso favorirà, a sua volta, un aumento nell’adozione di piattaforme cloud e mobile per la salute, quali Apple Health e Google Fit.
Ma non solo.
La mole di Big data raccolti con questi i medesimi dispositivi di monitoraggio rappresenta, infatti, un’enorme opportunità anche per la piattaforma Watson Health Cloud di IBM, che offre già una maggiore comprensione delle informazioni sanitarie al fine di consentire una maggiore efficienza decisionale attraverso l’analisi dei dati.
Lo studio di Juniper Research sostiene, infine, che con l’avvento di realtà come Illumina, azienda californiana il cui sistema permette una riduzione di quasi un decimo del costo del test sul genoma umano e una velocità di tre volte superiore all’attuale, gli operatori sanitari avranno sempre più accesso a gruppi unici di informazioni genetiche e afferenti la biologia molecolare.
Da qui la possibilità di offrire piani sanitari sempre più personalizzati per malattie fino a poco tempo fa incurabili.
Ancora una volta, però, la mancanza di modelli di business praticabili taglia fuori i mercati in via di sviluppo, che potrebbero far crescere in modo esponenziale il numero degli utenti con accesso ai servizi di informazione mHealth che, sempre Juniper Research, stima prossimo ai 150 milioni entro il 2020.
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