Una piccola serra verticale, da collocare tanto in piccoli negozi quanto in grandi supermercati per mettere a disposizione dei clienti verdura fresca e coltivata in condizioni ottimali, perché monitorate costantemente grazie a sensori e algoritmi di intelligenza artificiale.
Questa è in estrema sintesi l’idea della startup tedesca Infarm, che ha preso il concetto già noto del vertical farming estendendolo a un approccio più tecnologico e più vicino alle tendenze dei consumatori.
L’idea di Infarm è stata quella di progettare piccole serre modulari in cui la crescita delle piante è attentamente monitorata e si svolge in un ambiente ottimizzato, nel senso che ogni serra è un ecosistema singolo pensato per favorire la crescita di una particolare pianta.
La composizione del terreno, la miscela di nutrienti (senza fertilizzanti chimici), l’illuminazione, l’umidità e la temperatura sono pensati in anticipo per consentire alla specifica coltivazione di dare i risultati di maggiore qualità possibile.
Il funzionamento delle piccole serre è automatico e anche controllato da remoto. Le piante vengono spostate in funzione della loro crescita, i nutrienti sono contenuti in una cartuccia che va semplicemente sostituita quando necessario.
Un sistema di controllo remoto dialoga con i sensori presenti nella serra e valuta l’andamento della coltivazione, prevedendo possibili problemi grazie ad algoritmi di machine learning o evidenziando anomalie nella composizione ambientale. L’unico intervento umano richiesto è la raccolta delle piante giunte al momento di raccolta.
I vantaggi del sistema progettato da Infarm sono molti, infatti la startup non ha avuto grandi difficoltà a trovare finanziatori.
La progettazione di ambienti ideali per la crescita delle piante permette una produzione anche al di là della naturale stagionalità, senza dover sfruttare coltivazioni in altre aree del mondo da cui i prodotti arrivano sempre in condizioni tutt’altro che ideali, anche dal punto di vista nutritivo.
Altro importante dettaglio è che il sistema è modulare. Si possono aggiungere “unità serre” a piacere con anche coltivazioni completamente diverse fra loro.
Questo consente ad esempio a un supermercato di collocare al suo interno tutti i prodotti più richiesti dai suoi clienti, permettendo loro di raccoglierli direttamente oppure mantenendo in locali dedicati decine o centinaia di serre verticali a cui attingere.