Vm Virtualizes: nuova via per lo storage Hds

Con Hitachi Unified Storage Vm Virtualizes, Hitachi Data Systems completa il portafoglio d’offerta proponendo un hardware completamente ridisegnato per fornire una virtualizzazione di classe enterprise per tutte le tipologie di dati.

È l’annuncio di «un nuovo Unified storage completamente ridisegnato nell’hardware e adatto a fornire una virtualizzazione di classe enterprise per tutte le tipologie di dati» quello che ha tenuto banco ad Amsterdam, in Olanda, nel corso del lancio europeo di Hitachi Unified Storage Vm Virtualizes, a opera del management di Hitachi Data Systems.
L’esatta “via di mezzo”, come l’ha definita Roberto Basilio (nella foto), vice president infrastructure platform product management di Hds, riferendosi all’attuale portafoglio d’offerta dell’azienda, che propone sul mercato una soluzione di classe enterprise come Hitachi Virtual Storage Platform destinando l’Hitachi Unified Storage 100 al segmento midrange.

Preceduta dai dati Idc snocciolati da Bob Plumridge, chief technology officer per l’area Emea di Hds, sulla crescente richiesta anche degli It manager che gravitano attorno al Vecchio Continente, «di gestire in maniera ottimale, in piena sicurezza e compliance una crescente mole di dati», quella lanciata dopo 24 mesi di sviluppo è una piattaforma best practice per Vmware, Microsoft, Oracle e Sap, che promette di snellire le operation e rendere più efficiente la gestione dello storage di tutti gli asset virtualizzati in azienda.

Ma non solo.
Perché la crescita del 60% registrata negli ultimi 4 anni nell’ambito dei big data dalla già citata società di ricerca statunitense, si traduce in una sfida corrente per la gestione ottimale dei dati che interessa il 45% dei responsabili in azienda interpellati da Idc, «osteggiati, però – come ricordato da Plumridge –, da informazioni disponibili in formati diversi e difficilmente integrabili tra loro ma anche da costi ritenuti ancora troppo significativi per farlo».

Fino a 4 Petabyte
Da qui l’opportunità di introdurre sul mercato europeo una piattaforma che, scalabile fino a raggiungere i 4 Petabyte interni, promette di garantire «al 100%» la disponibilità dei dati «e una migrazione degli stessi più veloce del 90% e il 30% migliorata in termini di Tco rispetto ai sistemi non virtualizzati a oggi presenti sulla scena» è l’ulteriore commento di Basilio.

Lo stesso che ha evidenziato una riduzione del 40% anche in termini di costi ambientali, per una «centralizzazione dei servizi di storage che passa da un’architettura unificata, semplice da gestire attraverso l’Hitachi Command Suite» messa a punto per realizzare un’efficienza operativa che beneficia anche dell’estensione della strategia Flash recentemente intrapresa dal vendor.

Considerata a misura di realtà appartenenti allo Small & medium business (con dimensioni che, in Italia, si avvicinano di più a una tipologia di clienti in area banking – ndr), l’ultima nata sarà proposta al mercato dall’ecosistema di partner Hds che, all’interno del TrueNorth Partner Programme attivo da diversi anni, troveranno – parola di Johannes Kunz, vice president Emea channels, «nuove possibilità e ulteriori benefit finanziari, a fronte di licenze software ulteriormente semplificate».

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