Non ha scelto il CES di Las Vegas, bensì l’anteprima del salone dell’auto di Detroit. Waymo, la startup nata da uno spin off di Google meno di un mese fa, ha confermato ufficialmente che si sta preparando per il lancio dei primi mini-van a guida autonoma, già entro la fine di questo mese.>
I primi test verranno effettuati a Mountain View e a Phoenix e per la prima volta tutta la tecnologia abilitante la guida autonoma sarà interamente prodotta in house.
Diversamente da quanto fatto in passato, Google sviluppa direttamente videocamere, sensori, mappe. Tutto questo con l’obiettivo di mantenere un più diretto controllo sia sul sistema sia sui costi.
Waymo sviluppa in casa per mantenere controllo su costi e design
L’aspetto dei costi non è irrilevante. Lo ha spiegato nel corso della presentazione il Ceo di Waymo Jeff Krafcik, secondo il quale sviluppando in house i sensori LIDAR la società ha ottenuto un risparmio del 90 per cento.
Il downpricing è in atto nel settore ed è vero che rispetto a cinque o sei anni fa i prezzi unitari sono precipitati dalle decine alle poche migliaia di dollari, tuttavia c’è anche la volontà di disporre di sensori che rispondono esattamente alle proprie specifiche esigenze che fa pendere la bilancia verso lo sviluppo in house.
Per il resto, confermati i razionali che hanno portato a metà dicembre allo spin off di Waymo: Google non intende produrre le proprie auto a guida autonoma, per questo persegue la logica della collaborazione con le grandi case automobilistiche, Chrysler in primis; Google non intende produrre singole componenti, come fanno ad esempio le Delphi, ma punta allo sviluppo di sistemi completi.
Su tutte le altre speculazioni, inclusa quella che vorrebbe la società intenzionata a lanciare un proprio servizio in concorrenza a Uber, restano, per ora, tali. Krafcik ha confermato che sono allo studio diversi modelli di prodotto-servizio, senza tuttavia anticiparne alcuno.