Parte prima
Storicamente, i proxy si sono sviluppati secondo due tipologie: quelli
perennemente in linea che intercettano il traffico che li attraversa e quelli
che richiedono che i client siano configurati per usarli, come per esempio i
proxy Socks. Ciascuna tipologia presenta naturalmente dei vantaggi, però la
configurazione dei client è fastidiosa e costosa e quindi, se possibile,
dovrebbe essere evitata. D’altro canto, provare a ottenere i proxy server
direttamente nel percorso del traffico è difficile e poco pratico, specialmente
se ci sono circuiti ridondanti o percorsi alternativi.
Oggi, però, molti fornitori stanno cominciando a supportare un protocollo relativamente nuovo che sembra integrare le caratteristiche migliore di entrambi i precedenti modelli, si tratta del Web Cache Communication Protocol (Wccp ), talvolta chiamato Web Cache Coordination Protocol e altre volte Web Cache Control Protocol. Qualunque sia il nome attribuitogli, Wccp non è un protocollo di routing nel senso tradizionale del termine, ma potrebbe gestire il traffico all’interno della vostra rete in futuro e quindi sarebbe bene iniziaste al più presto a familiarizzare con il suo funzionamento e con i benefici che vi potrebbe offrire.
In breve, Wccp permette a un router di comunicare con il vostro cache server. L’argomento di discussione riguarda il tipo di traffico che il router dovrebbe intercettare e reindirizzare alla cache attraverso un tunnel Gre. Wccp v2 supporta alcune misure di sicurezza (come l’autenticazione), i router multipli, i cache server e molti altri protocolli, in modo che possiate attivare il file server o diversi tipi di caching (e non soltanto Www Http).
[continua]