A colloquio con Luca Ometto, fondatore e presidente di Webster. Dall’e-commerce dei testi universitari, all’editoria scolastica fino al nuovo approccio verso l’ebook: tesi di laurea e testi componibili.
Il digitale, non inteso solo come internet ma anche come rielaborazione della produzione esistente, sta passando ad una nuova fase. Dapprima i contenuti su supporto fisico sono stati proposti e pagati su Internet e spediti con sistemi tradizionali, poi si sono sviluppati contenuti direttamente in forma digitale, trasferibili o fruibili direttamente in rete senza produzione, imballo o spedizione.
Le novità del digitale permettono infatti di generare interesse e quindi profitti con contenuti dalla diffusione molto ridotta, al limite di una sola copia, secondo il modello suggerito dalla lunga coda: poiché memorizzazione e copia di contenuti di partenza digitali non costa, e visto che la produzione può anche essere di una sola copia, un enorme catalogo di vendite piccolissime genera comunque un fatturato consistente.
Questi approcci avevano comunque svariati limiti, principalmente quello di proporsi nei rispettivi ambiti, editoria classica o web classico.
Un ripensamento del modello complessivo ha però permesso di aprire nuovi mercati.
Come accade, ad esempio, con Libreriauniversitaria.it, che pubblica on-line le tesi di laurea, consentendone la fruizione a pagamento e spartendo il guadagno con gli autori (attualmente il 50% dell’introito). Inoltre lo staff del sito valuta tutti i testi e se ne trova qualcuno interessante ad un pubblico più ampio ne propone all’autore la vendita attraverso i normali canali commerciali.
Spiega Luca Ometto, fondatore e presidente di Webster, capofila del gruppo di iniziative di cui fa parte Libreriauniversitaria.it: ”Attualmente abbiamo a catalogo un migliaio di tesi di laurea in formato ebook. Si tratta di un patrimonio di contenuti interessante soprattutto per il mondo delle imprese, che ne richiedono la consultazione proprio per la specifictà tipica dei lavori svolti nelle tesi”.
Non è tutto. La pubblicazione della tesi è inoltre il primo passo per concorrere all’assegnazione di borse di studio formative (di valore commerciale tra i 3.900 e i 10.500 euro) sviluppato con le scuole Cimba, Cuoa, Isba – Stogea, Mib e Naba.
Come accennato, le attività di Libreriauniversitaria.it fanno parte di un più articolato bouquet di iniziatvie che rientrano sotto l’ombrello di Webster.it, che si occupa di vendita online di libri, dvd e giochi (attraverso il sito chegiochi.it), ovviamente a prezzi più convenienti e vantaggiose condizioni di spedizione, dovute alla gran mole di transazioni effettuate dal sito.
Racconta ancora Ometto: ”La nostra attviità ha avuto inizio nel 2000 proprio con il sito libreriauniversitaria.it, attraverso il quale ci rivolgevamo a un pubblico prevalentemente universitario, offrendo una selezione di libri molto ampia, perché gli stessi confini nei quali si circoscrivono i testi universitari non sono poi così definiti”.
Poco alla volta, al primo target di riferimento di Webster si sono poi aggiunti altri titoli e generi fino a che, nel 2006, fu aperta anche una libreria online generalista, ”alla quale si sono poco alla volta aggiunti una serie di siti di e-commerce specifici, come, lo scorso mese di settembre, libreriascolastica.it, attraverso il quale è possibile reperire e acquistare tutti i testi scolatisci di tutte le scuole di Italia. È sufficiente scegiere la città, la scuola, la classe: Libreriascolastica.it ha a catalogo 200.000 testi, aggiornati sulla lista delle adozioni ufficiali di oltre 120.000 scuole di tutto il territorio italiano”.
Nel mese di dicembre, infine, si sono aggiunti i giocattoli, con 50.000 referenze.
”Un ampliamento del nostro perimetro operativo che ci ha permesso di passare dai 13 milioni di euro di fatturato del 2009 ai 16-17 del 2010. Il tutto con uno staff di una quarantina di persone”.
Per quanto riguarda in modo specifico il fornte dei libri elettronici, Ometto riconosce che vi siano ancora delle problematiche irrisolte, in particolare per quanto riguarda i prezzi.
”Con l’Iva al 20% il paradosso è che alcune promozioni sui tascabili finiscono per costare meno dell’ebook. È però un percorso che non si può non intraprendere”.
E c’è un ambito particolare nel quale a Ometto piacerebbe cimentarsi. Sempre, per non perdere l’abitudine, nell’ambito universitario:”Oggi non si può negare che circa il 50 per cento libri di testo universitari viene fotocopiato, anche per problemi di costi. Il libro elettronico potrebbe aiutare a ridurre il fenomeno della copia illecita, contenendo gli oneri per studenti e famiglie. Gli editori sono ancora poco sensibili al tema, ma sono convinto che una proposta di testi digitali con Drm potrebbe funzionare”.
Ma non è ancora tutto.
Ometto si spinge un passo ancora in là e rilancia pensando a tutti quei testi consigliati agli studenti solo per pochi capitoli. ”Perché non lavorare sui libri composti, consentendo l’acquisto solo di alcuni capitoli di un libro o addirittura assemblando capitoli diversi di testi diversi? Non è un percorso facile. Ma bisognerebbe cominciare a pensarci seriamente. Insieme agli editori, naturalmente. Perché la chiave sarà tutta lì: vendere prodotti che costano meno, ma venderne di più”.