Non è raro il caso di agenzie di comunicazione che, unendo il know-how specifico del settore a quello tecnologico, sono scivolate verso il mondo delle applicazioni mobili. E’ quanto è successo a Weiji, società torinese da anni focalizzata sull’editoria scolastica. La collaborazione con editori come Giunti e Capitello ha portato la società a sfornare applicazioni come Kommunikapp “dedicate alle agenzie di comunicazione e in generale alle aziende che devono distribuire materiale digitale” come racconta il responsabile commerciale Davide Picotto.
Continental e Generali, quest’ultima per la pubblicazione a livello mondiale del suo bilancio, sono aziende che hanno utilizzato la soluzione dell’agenzia di comunicazione che rappresenta “una valida alternativa alla pubblicazione del Pdf su Internet. Perché il Pdf – precisa puntiglioso Picotto – non è editoria digitale”. L’app di Weiji mixa infatti video, immagini e html e ha il vantaggio di poter essere visulizzata anche offline. La app si basa su una tecnologia proprietaria di Weiji, la suite Touch 2 che consente la trasformazione integrale di prodotti editoriali paper-made (a partire dal Pdf di stampa) in pubblicazioni digitali, multimediali ed interattive. La tecnologia si basa su cinque applicazioni con un flusso produttivo che parte dalla trasformazione di un Pdf di stampa per generare l’oggetto “ex-book” (ormai totalmente svincolato dal Pdf), pronto per l’inserimento della multimedialità. A questo punto gli ex-book vengono prodotti in forma di singolo file e declinati in base a sistema operativo e device di consultazione. La soluzione comprende anche un sistema di gestione delle utenze, profilate secondo i criteri dettati, caso per caso, dalle diverse esigenze commerciali; tramite una semplice web application, gli utenti vengono creati, categorizzati ed eventualmente associati ai codici di sblocco dei volumi abilitati allo scaricamento. L’obiettivo è di raggiungere anche aziende che hanno la necessità interna o esterna di distribuire i contenuti anche in occasione di eventi o per target specifico.
Il modello di business
Dal punto di vista del modello di business, spiega Picotto, la app presenta tre livelli d’ingresso. Il primo prevede la trasformazione da parte di Weiji del materiale aziendale in file utilizzabili dalla app pronti per la distribuzione, la seconda una fee d’ingresso che comprende la formazione per il personale aziendale che poi lavorerà in autonomia e la terza dove il cliente prende possesso della tecnologia e la brandizzano per la loro comunicazione.
E a settembre la società torinese presenterà una nuova soluzione software in modalità Saas per la gestione dei contenuti e passare dal pdf al linguaggio Html.
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