È un’app Samsung ma arriverà anche su iOS, e non solo Android, perché ha una vera utilità sociale. E in più è anche un progetto tutto italiano. Parliamo di Wemogee, un’app di instant messaging ideata da Samsung Electronics Italia e Leo Burnett Italia e destinata a chi non può comunicare con le parole perché non le comprende più o non è in grado di articolarle. Wemogee è infatti pensata per chi è stato colpito da afasia.
Un afasico ha perso la capacità di comporre o comprendere il linguaggio, di solito per lesioni alle aree del cervello dedicate proprio al linguaggio causate da ictus. La comunicazione visiva e mimica però di norma non viene colpita ed è facendo leva su questa che l’app cerca di compensare il deficit legato al linguaggio.
Wemogee è una sorta di traduttore tra linguaggio testuale ed emoji. Grazie alla collaborazione con Francesca Polini, Dottoressa Logopedista e Docente presso l’Università degli Studi di Milano, è stata creata una “biblioteca” di circa 140 frasi predefinite ciascuna delle quali corrisponde a una sequenza di emoji (non più di quattro) scelta per rendere al meglio il senso anche emotivo della frase stessa.
Le frasi sono catalogate in modo che le persone afasiche possano sceglierle velocemente. L’interlocutore non afasico non riceve gli emoji ma direttamente la frase in forma testuale. A sua volta può scegliere le frasi (testuali) della “biblioteca” e rispondere alla persona afasica, che riceverà invece una sequenza di emoji.