La strategia di WhatsApp sul taglio della viralità dei messaggi che circolano sulla sua piattaforma, introducendo un forte limite all’inizio di questo mese, ha già iniziato a dare i suoi frutti.
Il servizio di proprietà di Facebook ha affermato che la diffusione di messaggi “altamente inoltrati” inviati su WhatsApp è diminuito del 70% a livello globale dopo le restrizioni messe in atto all’inizio di aprile.
In uno dei più grandi cambiamenti alla sua caratteristica principale, WhatsApp aveva infatti avvertito che gli utenti della piattaforma sarebbero stati in grado di inviare messaggi inoltrati frequentemente a una sola persona o un gruppo alla volta, contro i precedenti cinque.
La restrizione è stata lanciata a livello globale ai 2 miliardi di utenti di WhatsApp il 7 aprile.
WhatsApp ha introdotto per la prima volta un limite simile nel 2018, quando ha limitato agli utenti di inoltrare un messaggio a più di cinque persone o gruppi contemporaneamente; questa prima restrizione ha permesso al social network di ridurre l’utilizzo degli inoltri del 25% a livello globale in due anni.
La riduzione dei forward dovrebbe aiutare WhatsApp a rassicurare il controllo che sta ricevendo in molti paesi, tra cui l’India, il suo più grande mercato.
Infatti, Nuova Delhi ha chiesto WhatsApp e altre società di messaggistica e social media il mese scorso di fare più sforzi nel contenimento delle fake news che circolano sulle loro piattaforme sull’infezione da coronavirus.
Questa è solo l’ultima di una serie di richieste simili che l’India ha inviato a società di social media che operano nel paese.
Nelle ultime settimane, diversi utenti in India hanno diffuso fake news, spesso in buona fede, che sostenevano che fossero stati trovati trattamenti per combattere l’infezione da coronavirus: ad esempio chiedere alla gente di fare rumore per cinque minuti o accendere candele e lampade ad olio. Inutile ricordare che nessuna di queste affermazioni ha la benchè minima credibilità.
Un sistema di censura che non apprezzo afatto.