WiMax per piccoli o grandi?

Gira voce che il ministero sceglierà la procedura del beauty contest per assegnare le frequenze del WiMax

Quello del beauty constest è un metodo scelto da alcuni Paesi europei come la
Spagna per scegliere le società a cui assegnare le licenze Umts. In pratica si
chiamano alcune aziende (selezionate a priori) e si chiede loro di
presentare un dossier sulla base del quale sarà decisa l’assegnazione del
contratto. Utilizzato da alcuni per l’Umts, il beauty contest torna d’attualità,
almeno secondo alcuni rumors, per quanto riguarda il WiMax.


Il ministero delle Comunicazioni si dice infatti che sarebbe intenzionato a
ricorre a questa procedura per assegnare le frequenze relative alla nuova
tecnologia per la quale sono state avviate le prime sperimentazioni. La notizia
probabilmente farà piacere ai big delle tlc, ma probabilmente lascerà molto
insoddisfatti i piccoli operatori. A differenza dell’Umts, la tecnologia che
permette di correre sulla rete ad alta velocità in modalità wireless anche per
spazi fino a 50-70 chilometri non necessita di ingenti investimenti e proprio
per questo lascia spazio all’entrata di nuovi operatori diversi per esempio dai
telefonici che si sono accaparrati le licenze per i videotelefonini.


Però con il beauty contest saranno proprio gli operatori di minori dimensioni
a essere penalizzati. A questo punto il ministero deve decidere. Favorire lo
sviluppo dei piccoli e contribuire a fare aumentare le piccole imprese proprio
quando la competizione internazionale ci chiede società di maggiori dimensioni,
o aiutare big come Telecom (una delle poche grandi società italiane) a mantenere
le posizioni? Di pancia in molti opterebbero per la prima risposta, ma la
faccenda non è così semplice. Poi magari sarà il mercato a decidere per tutti
visto che Carlo Maria Guerci, esperto di tlc, sostiene che il WiMax è
sopravvalutato e he il doppino di rame avrà ancora vita molto lunga.

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