Dopo poco più di sei anni dalla sua uscita ufficiale, è giunta l’ora per Windows 10 di passare il testimone al suo successore: è arrivato infatti il momento di Windows 11, l’attesa nuova major release del sistema operativo di Microsoft.
La nuova versione dell’OS non rappresenta una rivoluzione, ed è corretto che sia così, considerando l’ingente numero di professionisti e imprese che si affidano a Windows 10 quotidianamente per le loro attività e che vedrebbero mal volentieri la necessità di riorganizzare tutti i flussi e le abitudini di lavoro.
Per Windows 11 Microsoft ha progettato un redesign che rende l’interfaccia utente più pulita, lineare e moderna, senza stravolgere il senso di familiarità degli utenti con il sistema operativo per Pc più diffuso al mondo.
Cambiano alcune esperienze centrali nell’uso di Windows, come ad esempio il menu Start rinnovato, ma senza che Windows 11 rappresenti un ambiente del tutto nuovo, da reimparare daccapo.
Microsoft ha poi potenziato diversi strumenti esistenti e ne ha introdotti di nuovi, tra cui la nuova esperienza di comunicazione con Microsoft Teams. E ha introdotto miglioramenti che rispondono alle esigenze di tutti i target di utenti: dai gamer a chi con il Pc ci lavora.
Per questi ultimi, ci sono ad esempio le nuove funzionalità multitasking e di organizzazione del desktop, che aiutano a massimizzare la produttività.
Cosa serve aggiornare a Windows 11
L’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11 è gratuito, per i dispositivi che soddisfano i requisiti minimi di sistema.
Per sapere se il proprio dispositivo è adatto a ricevere l’aggiornamento, sulla pagina ufficiale del sito Microsoft dedicata a Windows 11 è disponibile la tabella dei requisiti hardware del nuovo sistema operativo.
Questi sono i principali requisiti di base:
Processore |
Almeno 1 gigahertz (GHz) con 2 o più core su un processore a 64 bit compatibile o System on a Chip (SoC) |
Memoria | RAM da 4 GB |
Archiviazione | Dispositivo di archiviazione da almeno 64 GB |
Firmware | Compatibile con UEFI, Avvio protetto |
TPM | Trusted Platform Module (TPM) versione 2.0 |
Scheda video | Compatibile con DirectX 12 o versione successiva con driver WDDM 2.0 |
Schermo | Schermo ad alta definizione (720p) con una diagonale maggiore di 9 pollici, 8 bit per canale di colore |
Connessione Internet | Per la configurazione di Windows 11 Home sono necessari un account Microsoft e la connettività Internet |
Oltre a questa, Microsoft ha anche messo a disposizione la versione aggiornata dell’app Controllo integrità del PC, che consente di verificare se il proprio dispositivo risponde ai requisiti per eseguire Windows 11.
È da tenere inoltre presente che, oltre ai requisiti generali, singole funzioni specifiche potrebbero richiedere determinate caratteristiche hardware aggiuntive (anche queste sono elencate da Microsoft).
Inoltre, anche se si possiede un Pc idoneo, non è detto che l’aggiornamento a Windows 11 sia subito disponibile.
L’aggiornamento, ha evidenziato Microsoft, sarà visibile nella scheda Windows Update delle Impostazioni, ma la distribuzione sarà graduale.
La procedura di implementazione di Microsoft prende in considerazione una serie di fattori di idoneità e compatibilità dell’hardware prima di proporre l’update, in modo che l’esperienza di passaggio di versione sia quanto più fluida possibile per l’utente.
Ed evita l’eventualità di un update simultaneo globale per non andare incontro a plausibili blocchi e rallentamenti nell’infrastruttura di deployment.
Il processo nella sua interezza può dunque durare settimane, se non mesi: il piano di Microsoft ne prevede il completamento per l’inizio del 2022.
C’è da dire che, oltre alle tempistiche di implementazione, molti utenti preferiranno anche attendere la diffusione dei primi feedback, prima di applicare l’aggiornamento. Soprattutto per i sistemi di produzione, un atteggiamento prudente di attesa può evitare brutte sorprese.
E certamente conviene controllare, oltre ai requisiti Microsoft, anche le note di compatibilità dei produttori di software e periferiche hardware utilizzate quotidianamente. Per verificare che i prodotti di terze parti non abbiano problemi di compatibilità con Windows 11.
Oltretutto, che si possegga o meno un Pc idoneo all’aggiornamento, non ci sono particolari motivi per avere fretta a passare a Windows 11. Microsoft ha comunicato ufficialmente che il supporto per Windows 10 è garantito fino al 14 ottobre 2025.
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