Enfasi di Steve Ballmer sul nuovo sistema operativo. Intanto, per i partner, nuove opportunità anche sul fornte Office 365: possono fatturarlo direttamente ai loro clienti.
Toronto – Non potevano che essere gli artisti del Cirque du Soleil, canadesi per lo meno di nascita, ad aprire la quindicesima edizione di Wpc, la Worldwide Partner Conference di Microsoft, che torna otto anni dopo l’edizione del 2004 nuovamente a Toronto.
Otto anni di distanza e il triplo di partecipanti, visto che allora l’evento aveva ospitato 5.000 persone, divenute quest’anno 16.000 e provenienti da ogni parte del mondo.
E’ una edizione particolare, quella che si è aperta oggi, nella quale il messaggio più forte che Microsoft lancia ai suoi partner è quello del cambiamento.
Una Microsoft che è stata capace di reinventare se stessa, come hanno più volte sottolineato il Ceo Steve Ballmer e il maestro di cerimonie, John Roskill, nella sua veste di responsabile mondiale dell’organizzazione dei partner, e che si presenta alla sfida del nuovo anno fiscale, che si è aperto proprio in questi giorni, con un carniere davvero ricco di opportunità.
Windows 8, in primis, accompagnato però da tutto quanto ruota intorno a una nuova concezione di computing, e che dunque abbraccia la mobility nel senso più esteso del termine, la collaboration, la produttività personale, tutto naturalmente declinato in chiave cloud, fino ad arrivare al computing vero e proprio, con l’annuncio di Surface pochi giorni fa.
L’entusiasmo c’è, ci sente, e non è di circostanza.
Steve Ballmer lo ripete più volte, con l’enfasi che solo lui sa mettere in questi momenti.
”Un anno epico”, ripete, passando in rassegna tutte le novità annunciate e quelle che arriveranno.
Si ferma sull’acquisizione di Yammer, passata relativamente sottotono nei giorni del lancio di Surface: ”Con Yammer abbiamo messo il social al centro, è elemento chiave della nostra strategia di collaboration” e ne ipotizza gli sviluppi, in un’ottica di integrazione con Sharepoint, Lync e Skype.
Poi, però, arriva al punto.
Le grandi opportunità per i partner arriveranno da due asset chiave: Windows 8 e Office 365.
”Windows 8 rappresenta la più grande opportunità per i nostri partner degli ultimi 17 anni – dichiara Ballmer, tornando indietro al lancio Windows 95 – . E non potrà non impattare su tutto il nostro business”.
Di Office 365 parla invece Kurt Delbene, responsabile della Office Division in Microsoft.
”E’ il secondo anno consecutivo di crescita e di ottime performance – ricorda e cita gli ultimi clienti acquisiti: nomi importanti, con migrazioni verso il cloud di 200.000 utenti alla volta.
Delbene ricorda anche l’apertura di Office 365 al mondo Education, in un progetto che di nuovo coinvolge in misura importante la rete dei partner.
Ed è su Office 365 che arrivano le prime novità importanti per la rete dei partner: ”Ci avete chiesto d rendere più semplice e più remunerativa la crescita e noi vi abbiamo accontentati”.
Ecco dunque che Delbene annuncia il nuovo programma Office 365 Open, che consente ai partner di vendere direttamente – e soprattutto di fatturare – Office 365 ai loro clienti.
Una offerta prepagata, la definisce Microsoft, che i partner possono utilizzare integrando Office 365 nelle loro soluzioni e fatturando ai loro clienti, con i margini che ritengono giusto applicare.
Concretamente, questo significa che i partner Microsoft potranno fatturare direttamente Exchange Online, SharePoint Online and Lync Online.
Non solo.
Nell’ambito dell’advisory program, il margine del partner, nel primo anno di ingaggio del cliente sulla proposta Office 365, sale al 23 per cento, 11 punti in più rispetto alle condizioni precedenti.
Questa decisione è una Chiara risposta alle preoccupazioni dei partner che non gradivano una presenza diretta della società sui loro clienti.
Per Office 365 è comunque il momento della crescita esplosiva, ricorda ancora Steve Ballmer, che parla di ”oltre 1.000 nuovi cloud partner al mese”.
Di Office 15 si fa solo un accenno: di più verrà detto nel corso dell’estate, ma, promette di nuovo Ballmer, ”offrirà molte più opportunità di quante ne offra Office 2010”.
Ma, è inutile, è sempre Windows 8 il protagonista e Ballmer vi ritorna, definendo Windows come ”la colla che tiene insieme tutta Microsoft. 1,3 miliardi sono le licenze Windows installate nel mondo e 630 milioni sono quelle vendute quest’anno”, cifra quest’ultima confermata anche da Tami Reller, Corporate Vice President and CFO, Windows & Windows Live, che la attribuisce a Windows 7.
Poi arriva al chiarimento con gli Oem: è vero, il lancio di Surface ha sorpreso tutti, ma per gli Oem deve solo rappresentare uno stimolo per lavorare sulle molteplici opportunità che la nuova piattaforma offrirà a tutti.
In fondo, se anche Microsoft vendesse un milione di Surface il prossimo anno, sarebbe comunque una percentuale irrisoria dei 375 milioni di pc che si venderanno nello stesso lasso di tempo.
”Possono lavorare su opportunità diverse, sempre con l’obiettivo di creare la macchina che risponde perfettamente alle necessità dei loro clienti”.