Siamo ormai abituati a considerarlo come un oggetto per ora piuttosto limitato, quasi un accessorio dell’iPhone, ma da un certo punto di vista Apple Watch è dotato di caratteristiche hardware e potenza elaborativa decisamente evoluta. Il suo processore da 520 MHz eclissa la potenza dei vecchi 386 e la dotazione di RAM di sistema (512 MB) e storage (8 GB) sarebbe stata da fantascienza per i computer degli anni anche Novanta. Così l’americano Nick Lee ha pensato bene di usare questa potenza in modo creativo: usare un Apple Watch per eseguire Windows 95. E c’è riuscito.
L’operazione, racconta egli stesso, è stata ardua. L’unico sistema possibile era modificare un’app sviluppata con WatchKit in modo che caricasse il software voluto da Lee invece delle librerie standard di Apple. In questo caso il “software voluto” è stato l’emulatore Bochs, che emula il comportamento dei processori x86 e del loro BIOS. In questo modo è in grado di eseguire anche Windows 95, una volta integrata nell’app l’immagine disco del sistema operativo.
Non è che Lee abbia realizzato un PC da polso. Il caricamento del sistema operativo richiede quasi un’ora e l’interfaccia è lentissima. Però funziona, perché il touchscreen dell’Apple Watch riesce faticosamente a emulare il funzionamento di un mouse.