Lancio italiano del nuovo sistema operativo mobile di Microsoft, integrato nella visione cloud della società. Scott Jovane: “Vogliamo essere tra i primi tre player. Chiunque siano gli altri due”.
Il lancio italiano di Windows Phone 7, il nuovo sistema operativo per dispositivi mobili di Microsoft, annunciato a inizio anno e ora finalmente disponibile, è avvenuto in contemporanea con gli Stati Uniti.
Così, dopo pochi minuti introduttivi, Luca Callegari, da poco alla guida della divisione mobile communication business in Microsoft Italia, ha passato il testimone a Steve Ballmer.
”Un telefono diverso – ha enfatizzato il Ceo – per il quale conta non solo cosa fai, ma come lo fai. Moderno nel design e soprattutto wonderfully mine”.
È forte l’enfasi sul concetto di ”my” e ”mine” nel discorso di Ballmer, che sottolinea l’idea di estrema personalizzazione insita nel sistema operativo e nella gamma di dispositivi che ne accompagna il debutto: si parte con nove telefoni, diversi per dimensioni, display, tastiera, di quattro diversi produttori (Lg, Samsung, Htc e Dell), anche se poi non tutti saranno disponibili contemporaneamente in tutto il mondo.
Nella visione di Microsoft, così come sottolineato dall’amministratore delegato della filiale italiana Pietro Scott Jovane, Windows Phone 7 è il punto di svolta di una strategia di migrazione verso il cloud. E il nuovo sistema operativo è stato progettato per essere perfettamente integrato nella nuvola, ”perché è la nuvola che permette l’esperienza al di là del dispositivo”.
Così, tutto quel che manca, o che sembra mancare, non c’è perché si trova sulla nuvola. Vale per le schede di memoria (”salvare in locale è un concetto superato”), vale per Bluetooth (”anch’esso superato: la cloud è il centro di tutto”). Un sistema operativo sviluppato in un’ottica di semplificazione, con il preciso obiettivo di ridurre il numero di passaggi necessari a eseguire un’azione. Una piattaforma personalizzabile e perfettamente integrata con Office, Xbox e Zune.
”Office, la posta in modalità push, le foto sono elementi chiave in Windows Phone 7 – sottolinea Scott Jovane, che parla anche di una gestione contatti strettamente correlata con la vita digitale dell’utente. Parla delle funzioni di gioco online, dei servizi di musica e video e, soprattutto, del marketplace.
È proprio qui che si gioca l’alleanza chiave, quella con il mondo degli sviluppatori. Si parla di oltre 300.000 download dell’Sdk, 20.000 solo in Italia, e di accordi con operatori chiave del mondo dei contenuti, da Rcs, con Corriere e Gazzetta, a Il Sole 24 Ore, che ha sviluppato una applicazione specifica, passando per Repubblica, Pagine Gialle, TGCom.
Per quanto riguarda Oem e operatori, in Italia arriveranno quattro dispositivi: Optimum di Lg, Omnia 7 di Samsung, Hd 7 e Mozart di Htc. Il lancio commerciale è previsto per il 21 ottobre, con un paio di settimane di anticipo rispetto al debutto americano previsto per l’8 novembre.
Il primo telefono disponibile al momento del lancio è l’Optimum di Lg, proposto a 399 euro, fatte salve opzioni tariffarie differenti proposte dagli operatori, mentre gli altri, con prezzi compresi tra i 549 ei 599 euro, seguiranno nelle settimane successive.
Quanto ai provider, si parte con Vodafone, ed è l’amministratore delegato della società, Paolo Bortoluzzo, intervenuto in video, a ricordare quanto sia fondamentale l’investimento nelle comunicazioni dati, in risposta a nuove esigenze da parte dei clienti, sottolineando che Vodafone ”in Italia già ha istituito due call center interamente dedicati proprio alla clientela dati”.
Gli altri player, Tim, 3, Wind e Fastweb, seguiranno a ruota.
Capillare sarà anche la copertura commerciale. Gli accordi sono già in essere con i principali player del mondo retail, da Mediaworld a Unieuro passando per Saturn, con il coinvolgimento di 4.400 punti vendita su tutto il territorio nazionale. E saranno sempre i punti vendita la chiave dell’attività promozionale del nuovo sistema operativo. Oltre a una campagna di comunicazione con Vodafone, Luca Callegari parla di demo display e di prove prodotti in shop.
Quanto agli obiettivi, Scott Jovane è chiaro: ”In un mercato come quello italiano, destinato a passare da 4 a 14 milioni di smartphone nel giro di tre anni, noi vogliamo essere tra i primi tre player. Chiunque siano gli altri due”.