L’argomento è caldo ed è uno dei temi del momento. In più potrebbe avere importanti ripercussioni future. Ma d’altra parte Microsoft è maestra nell’inventarsi qualsiasi cosa pur di creare aspettative attorno a un prodotto ch …
L’argomento è caldo ed è uno dei temi del momento. In più potrebbe
avere importanti ripercussioni future. Ma d’altra parte Microsoft è
maestra nell’inventarsi qualsiasi cosa pur di creare aspettative
attorno a un prodotto che deve ancor arrivare. E ciò è ancor più vero
se si tratta di un prodotto importante come il prossimo Windows Xp.
Comunque, la novità che sta creando tanto subbuglio riguarda
l’integrazione di un servizio di instant messaging all’interno del
sistema operativo che sarà rilasciato alla fine del prossimo ottobre.
Di per sé la notizia non sembrerebbe di rilevanza tale da essere
capace di sconvolgere l’opinione pubblica in quanto già da tempo
esiste uno strumento di messaging tra quelli proposti da Windows 98 e
Me. Ma in questo caso ci sarebbe una sorta di integrazione di tutti i
servizi proposti da Microsoft in tema di messaging e file-sharing.
Inoltre, le cose sono complicate dal fatto che verrebbe aggiunta la
possibilità di trasmettere voce e di effettuare videoconferenze.
Ciliegina sulla torta, c’è anche la possibilità che della partita
faccia parte America On Line, con cui da tempo sono in atto
trattative proprio sul tema instant messaging: all’interno di Windows
Xp potrebbe essere posto il servizio offerto da Aol, il quale
altrimenti risulterebbe un diretto concorrente vista la tipologia
della proposta di Bill Gates e soci.
La scelta definitiva su quale strada seguire sembrerebbe vincolata a
un discorso di antitrust: ricordiamo infatti che sulla testa di
Microsoft pende ancora la decisione della giustizia americana
riguardo una possibile divisione dell’azienda in due parti, una con
competenze esclusivamente legate agli applicativi indirizzati a
Internet e l’altra sui restanti prodotti. E l’introduzione del
sistema di messaging in Windows Xp sembra andare proprio contro il
desiderio della corte suprema degli Usa.
Microsoft sembra comunque decisa a mantenere il fermo proposito di
inserire il sistema di instant messaging nel futuro sistema
operativo. E questo con le proprie forze o con un aiuto dall’esterno.