Gli standard ufficiali proposti nel corso degli ultimi dieci anni per le wireless Lan sono il prodotto dell’azione contrapposta di americani ed europei che cercano di dominare l’etere ciascuno a modo proprio.
L’Atlantico ha sempre costituito una barriera formidabile alla propagazione delle orde radio tra i continenti americano ed europeo e ha favorito la formazione di politiche diametralmente opposte sui due fronti. Il governo statunitense è da sempre abbastanza permissivo nell’uso delle frequenze e tende a favorire la nascita di molti piccoli operatori anziché di pochi monopolisti. L’Unione Europea è invece estremamente rigida nell’amministrare il proprio etere il che ha ridotto la competitività, ma ha favorito l’impiego più razionale delle frequenze e l’affermazione di standard estremamente solidi, vedi l’esempio del Gsm.
Gran parte della battaglia si concentra nello spazio compreso tra i 2,4 e i 2,5 Ghz, dominio storicamente riservato dall’International Telecommunications Union alle applicazioni industriali, scientifiche e medicali, e perciò libero da qualsiasi regolamentazione nazionale. In questa gamma troviamo, per intenderci, i forni a microonde di uso domestico e qualsiasi altra apparecchiatura che richieda l’impiego di microonde.
Il problema fondamentale in questo ambito sono i disturbi che una wireless Lan riceve e genera. Disturbi che diventano ancora più importanti quando nello stesos ambiente convivono reti di tipo diverso, come le Wlan e le applicazioni Bluetooth.
Per superare il problema delle interferenze, sia gli Stati Uniti sia l’Unione Europea, hanno riservato un’altra gamma, quella dei 5 Ghz, per le Wlan di prossima generazione. Ma l’approccio è completamente diverso, e manco a farlo apposta, incompatibile.
Gli Stati Uniti, attraverso L’Institute of Electrical and Electronics Engineers, hanno proposto tre versioni di standard che ricadono tutte sotto l’intestazione numerica 802.11 e che hanno raccolto già ampio consenso tra i produttori di apparecchiature informatiche.
L’Europa, invece, mediante l’European Telecommunications Standards Institute, ha proposto due standard che ancora non hanno trovato applicazione pratica, ma che potrebbero contare sul supporto politico dei vari governi. L’Etsi, per intenderci, è l’organismo che ha standardizzato tutti i principali sistemi di trasmissione cellulare telefonica: Gsm (Global System for Mobile Communications), Dect (Digital European Cordless Telephony) e Umts (Universal Mobile Telecom System).