Intelligenza artificiale: dominarla o farsi dominare? Una domanda pertinente per tante professioni che stanno affrontando una trasformazione digitale che rischia di farsi travolgente. La prima regola da seguire è non rinchiudersi nella propria “comfort zone”.
La trasformazione digitale è nel pieno della sua maturazione per tantissime professioni e attività. Nel manifatturiero la rivoluzione di Industry 4.0 ha creato una panoramica produttiva completamente nuova e i vantaggi del digitale sono stati assimilati e percepiti dalla produzione fino al consumo.
Ma la rivoluzione non è terminata, e molto c’è ancora da fare.
Nel terziario la situazione è decisamente peggiore. La trasformazione digitale è un processo ancora in maturazione, molti professionisti sono ancora avvinghiati ad un’operatività che si limita al basico e agli adempimenti.
Per carità, arginare le novità normative annuali per un professionista dell’area fiscale e tributaria è un’impresa decisamente faticosa, ma la trasformazione digitale inizia con una trasformazione mentale, soprattutto nelle professioni consulenziali.
La percezione è una velata diffidenza per il cambiamento in generale e per lo strapotere tecnologico in particolare.
Nessun professionista deve temere la tecnologia. Il digitale deve essere dominato per puntellare le capacità, la cultura, l’esperienza proprie dei consulenti che affiancano il mondo imprenditoriale, che spesso e volentieri, invece, il salto digitale nella manifattura l’ha già fatto.
L’intelligenza artificiale ad esempio non è un fenomeno sostitutivo ma di supporto, per velocità, per precisione, per ampiezza.
Non avremo un commercialista robot dotato di intelligenza artificiale, avremo un commercialista in carne e ossa che si farà aiutare dall’IA.
Gartner prevede che entro il 2025, il 10% delle aziende che adotteranno pratiche di IA registrerà un valore 3 volte superiore rispetto al restante 90% delle aziende che non lo faranno.
Conviene dunque approcciare la transizione digitale con meno sospetto e con più elasticità mentale nella convinzione che anche nelle professioni di consulenza l’IA può essere un supporto robustissimo. Anzi proprio dove la consulenza è maggiormente richiesta, come ad esempio nella professione dei commercialisti, si deve fare spazio e sgomberare il campo dal lavoro necessario ma ripetitivo. Si devono acquisire capacità digitali automatiche in grado di velocizzare le attività e ci si deve affidare ad algoritmi in grado di interpretare le migliaia di dati che la gestione automatica delle pratiche genera e che è un vero peccato lasciare inutilizzati. L’IA serve anche ad aumentare a dismisura le capacità di calcolo e a supportare il consulente con scenari da sviluppare, discutere, proiettare.
Il viaggio verso la digitalizzazione comincia sempre con un passo.
Un passo che potrebbe portare alla scoperta dell’ecosistema Genya. Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia ha sviluppato l’ecosistema Genya prevedendo in anticipo le necessità della clientela, delle imprese, del commercialista, dei componenti dello Studio.
Ha sviluppato una serie di strumenti ad altissima intensità digitale che in cloud automatizzano le attività dello Studio offrendo una miniera di dati che analizzati ed elaborati formano la base delle attività di consulenza a favore delle imprese manifatturiere e del terziario.
La creazione di un bilancio, per fare un esempio pratico, non è mai stata così facile e veloce. Genya Bilancio permette l’elaborazione del fascicolo in brevissimo tempo e consente di monitorare in automatico le prestazioni, gli indicatori di performance, il flusso di lavoro e il rilevamento dei tempi e delle attività svolte.
La soluzione è perfetta sia per i Professionisti che per le aziende che effettuano l’analisi di bilancio internamente e consente di redigere, in modo facile e veloce, i bilanci d’esercizio annuali, infrannuali, simulati o straordinari, producendo automaticamente tutta la documentazione.
Genya Bilancio integra, oltre alle classiche funzionalità legate all’adempimento, strumenti di Business Intelligence e Collaborazione indispensabili per offrire valore aggiunto e servizio. Il gestionale pone le basi, in termini di dati, per la valutazione del business dei clienti attraverso il calcolo automatico di indici, dell’andamento previsionale e dei rating finanziari. Il tutto con una semplicità operativa senza eguali.
L’intelligenza artificiale per le imprese consulenziali, come per quelle manifatturiere e finanziarie, è una componente imprescindibile dello sviluppo sostenibile. Gli applicativi e i software, come l’ecosistema Genya, sviluppati per il cloud e per la gestione smart rendono la transizione digitale più facile, accessibile, meno invasiva. Non strumenti per farsi dominare bensì da dominare per il proprio sviluppo e per quello della propria clientela.